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Le filastrocche, spesso, non sono scritte e non hanno un singolo autore, ma sono il frutto di un passaparola tramandato oralmente per generazioni, al fine di trasmettere conoscenze più o meno complesse. Esse rivestono un ruolo importante a diversi livelli: le filastrocche servono a tramandare le nostre tradizioni e a fortificare le nostre origini, ma hanno anche una valenza educativa.
Le cantilene, infatti, ci spiegano in maniera semplice e “a misura di bambino” cosa è giusto fare e cosa è meglio evitare, cosa è bene e, invece, cosa è male. Non da sottovalutare, inoltre, la funzione relazionale che esse ricoprono: le filastrocche sono strumenti assai importanti per creare un rapporto di intimità e condivisione con i più piccoli. Per questo motivo, oltre al contenuto, ciò che è importante è sicuramente la modalità con cui esse si esprimono; le filastrocche sono costituite da un linguaggio semplice, ripetuto, musicale, ritmato: è proprio per questo che i bambini inizialmente le ripetono come un gioco, per un piacere ludico che ne deriva, senza magari coglierne appieno il significato.
Non solo le parole, ma anche i gesti e le coccole che mamma e papà ripetono durante questi momenti diventano di primaria importanza. Il linguaggio utilizzato deve essere molto semplice, adatto all’età e al livello di sviluppo del bambino, evitando l’uso di deformazioni o vezzeggiativi inventati. Non solo: un’idea carina può essere quella di sostituire alcuni nomi nella filastrocca con i propri nomi o quelli delle cose a lui care, come il suo gattino o il suo peluche preferito.
Le funzioni delle filastrocche
L’importanza di questa modalità comunicativa è visibile anche dalla scelta di usare questo strumento prima di addormentarsi: in un clima intimo e rilassato, recitare filastrocche può essere un buon rituale per accompagnare i bimbi tra le braccia di Morfeo. Genitore e bambino costruiscono, dunque, uno spazio dove vige la comunicazione empatica e affettiva.
In questo modo, infatti, la filastrocca acquisisce un compito relazionale tra il bimbo e la figura di accadimento. Canzoncine e filastrocche, inoltre, permettono di rispondere alle paure e alle incertezze di questioni difficili che i bambini vivono, come, ad esempio, la separazione di mamma e papà.
Di fronte all’aumento esponenziale dei casi di separazioni e divorzi negli ultimi anni nel nostro Paese, sono sempre di più i bambini che si trovano ad affrontare questa complessa transizione familiare. Anche in questo caso, l’importanza non è solo del contenuto del testo, ma nel riuscire a ritagliarsi dei momenti da vivere con i propri figli, ricchi di intimità e condivisione. I bambini, infatti, hanno bisogno di sapere cosa stanno vivendo e cosa succederà loro, pena l’emergere di autospiegazioni errate, cariche di sensi di colpa e incertezze. I bambini, infatti, devono sapere cosa sta succedendo e i genitori devono loro delle risposte semplici e chiare. Per aiutare mamma e papà in questo percorso può essere molto utile, soprattutto quando i bimbi sono piccoli, ricorrere all’uso di cantilene e filastrocche che parlano di separazione.
Non vi sono, nella nostra tradizione, nenie che parlano di questo argomento, ma ultimamente è possibile trovare molti libri in commercio che trattano il tema della separazione di mamma e papà.
Come sceglierle
È molto utile scegliere testi decorati con disegni per bambini, grandi e colorati, in modo da stimolare la fantasia dei più piccoli. Nel caso la filastrocca sia stata inventata da noi, una buona idea potrebbe essere quella di riscriverla, a mano o al computer, per ricordarsi bene tutti i passaggi e assicurare al bambino di potervi accedere anche quando sarà più grande. Inoltre, potrebbe essere utile, anche in questo caso, affiancare questo scritto da alcuni disegni o raffigurazioni. Spesso ai bambini, anche se ancora incapaci di leggere, piace molto sfogliare questi libricini da soli e guardare le immagini, provando a ripetere la storia, o inventandosene una propria. È molto importante trovare dei momenti per cantare insieme queste nenie, magari in momenti particolarmente delicati come quello prima di andare a dormire, dove, a volte, la malinconia e la nostalgia possono fare da padroni: accompagnare queste filastrocche da coccole e abbracci può essere molto utile per ricordare ai bambini che, nonostante non si sia più marito e moglie, si continuerà per sempre ad essere e a fare i genitori. Mamma e papà, infatti, ci saranno sempre.
A volte, recitare filastrocche può essere un buon modo per creare uno spazio intimo e sereno dove i bimbi si sentono sicuri per fare domande o porre interrogativi anche molto forti. Può essere una bella idea, inoltre, quella di utilizzare la nenia come stimolo per far fare disegni ai bambini o altre rappresentazioni. Il testo, infine, può essere facilmente trasportato da una casa all’altra e fungere come una sorta di “coperta di Linus” per quando il bimbo deve dormire a casa di mamma o a casa di papà.
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