Si sente spesso parlare di quanto sia difficile uscire da una relazione “tossica”, ma si fatica a capire perché ciò avviene.
È quasi come se fossimo attratti da ciò che ci fa star male senza riuscire a mettere uno stop.
Ma è una tendenza innata al masochismo, quella che abbiamo, o c’è dietro qualcos’altro?
A questa domanda cercherò di rispondere provando a spiegarvi passo passo come si crea una relazione tossica e alla fine, magari, arriverete voi a darvi una risposta.
La cosa importante da sapere, comunque, è che esiste sempre una via d’uscita, anche quando non riusciamo ad individuarla.
Ma prima di capire anche questa, partiamo dalle basi.
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Una relazione si definisce tossica nella misura in cui ci porta a sprecare energie per cercare di farla funzionare, con l’effetto di lasciare solo un grande senso di vuoto e di smarrimento.
Spesso capita di rimanere invischiati in relazioni tossiche, specialmente quando si crea una relazione tra:
Relazioni di questo tipo diventano tossiche nel tempo, ovvero è lo stato di cronicità che si viene a creare che le definisce tali, apportando delle conseguenze negative sulla qualità della vita, sull’autostima e sul benessere personale.
Spesso si cade in una trappola di questo tipo senza rendersene conto.
Tutto parte da un comportamento “viziato” o errato che adoperiamo quando entriamo in relazione (es. chi mette i bisogni dell’altro davanti ai propri) che si incontra dall’altro lato un comportamento uguale e contrario, che potremmo definire complementare.
Spesso c’è poca consapevolezza di questi comportamenti, altrimenti nella maggior parte dei casi sceglieremmo di non metterli in atto, per questo motivo la scintilla che fa nascere la relazione è l’attrazione fisica e in molti casi ancor di più il coinvolgimento mentale.
È così che all’inizio le cose sembrano andare bene: le persone coinvolte sembrano andare d’accordo e sembrano essere affini.
Dall’esterno sembra infatti di essere in presenza di rapporti sani eppure questi nascondono diverse crepe, poiché all’interno vige un’asimmetria di potere. che si sviluppa man mano che il rapporto prende piede.
Si passa quindi da uno stato di piacere iniziale che è quello che lega la coppia, ad uno stato di malessere, man mano che la relazione procede che in molte relazioni tossiche genera la cosidetta mitizzazione del passato (“ora sto male, ma prima stavamo bene e vorrei tornare a quel punto nel futuro”).
Proprio per i meccanismi sopra descritti diventa difficile uscire da una relazione tossica ed inoltre a questi spesso si aggiungono delle psico-trappole che le persone spesso si costruiscono.
Mi riferisco a pensieri e credenze che riducono le possibilità che la storia possa volgere al termine.
Alcuni esempi sono:
Dopo aver compreso cosa è una relazione tossica, come si crea e cosa la mantiene vi starete chiedendo: “ma perché fatico ancora ad uscire da una relazione tossica che comporta così tanta sofferenza?”
La causa di tutto ciò risiede nella bassa autostima e di conseguenza nella paura di non essere in grado di affrontare la vita da soli: chi si trova in queste relazioni quindi non è in grado di uscire da questo circolo vizioso perché pensa interiormente che nessun’altra persona sarà disposta ad avvicinarsi a lei proprio per il livello basso di autostima che presenta. Alla base c’è infatti un’incapacità di capire il proprio valore e di circondarsi di persone che possano a loro volta riconoscerlo.
Se di fronte si ha un manipolatore questo punterà proprio sui punti deboli dell’altro, rendendogli ancora più difficile un allontanamento. Ma la novità importante e inaspettata è una, ovvero che anche il partner manipolatore, che si mostra sicuro e indipendente, soffre dello stesso problema, ovvero di bassa autostima. Solo che non lo dà a vedere perché riesce a nasconderlo bene (se gli state sempre attaccati perché mai dovrebbe mostrare insicurezza?).
So che questa mia affermazione vi lascia spiazzati, ma è questo il motivo per il quale anche l’altro non fa nulla per interrompere la relazione, anzi sembra che preferisca rimanere a lamentarsi che le cose non vanno e nel frattempo risucchiare le energie.
Ecco che la relazione tra due persone insicure, una che la mostra e l’altra che la nasconde, genera la paura di star da soli, andando a creare una vera e propria dipendenza affettiva.
E’ così che si finisce per dipendere dall’altro nonostante ci tratti male, ci denigri e ci sottovaluti. Spesso tutto nasce dipende dal rapporto che si è sperimentato da piccoli con le proprie figure di attaccamento che non ci hanno fatto sentire abbastanza amati e quindi degni d’amore.
In questi casi è facile cadere in relazioni tossiche poiché il nostro schema ci porta a ricercare ciò che conosciamo per provare (inconsapevolmente) a risanare le ferite rimaste aperte.
Per capire se stiamo vivendo una relazione tossica bisogna far riferimento a 5 segnali specifici, quali:
Per i motivi sopra descritti bisogna imparare a stare alla larga da questi rapporti che a lungo andare possono solo logorarci dentro e fuori.
Ci sono cose che una persona può fare per uscire da una relazione tossica, ovvero:
Guida pratica per sopravvivere in ambienti di lavoro tossici
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