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7 Luglio 2020Parliamo di bulimia nervosa e alimentazione incontrollata.
La bulimia nervosa rientra tra i disturbi del comportamento alimentare detto anche DAP, che sta per “Disturbo Alimentare Psicogeno”.
Indice contenuti
Bulimia nervosa
Questo disturbo sembra manifestarsi con crisi bulimiche, ovvero con abbuffate ricorrenti e compulsive. Insomma si arriva a mangiare in poco tempo, una grande quantità di cibo superiore a quella che mangerebbe la maggior parte delle persone.
Abbiamo dunque episodi caratterizzati da un estremo e incontrollabile bisogno di mangiare, seguiti da un senso di colpa e paura di prendere peso. Chi soffre di bulimia nervosa, infatti, cerca di rimediare con strategie compensative.
Attraverso per esempio il vomito auto-indotto, un’esercizio fisico esagerato, il ricorso ai lassativi e diuretici o in alcuni casi addirittura al digiuno.
Caratteristiche psicologiche della bulimia
Questa voracità sembra essere associata al bisogno di riempire un vuoto emotivo.
Il bulimico in un certo senso mangia per colmare il suo vuoto e successivamente, in preda ai sensi di colpa, mette in atto condotte per eliminare quelle che potrebbero essere le conseguenze delle sue abbuffate.
Come per l’ anoressia nervosa, anche in coloro che soffrono di questo disturbo può essere presente una bassa autostima.
Poiché non ci si accetta per quelle che sono le proprie forme e il proprio peso.
Il bulimico, come l’anoressico, attribuisce un valore esagerato alla magrezza: ecco perché si comporta nel modo in cui abbiamo descritto poc’anzi.
Da una parte insomma, abbiamo una alimentazione compulsiva, in assenza di appetito e dall’altra il tentativo di liberarsi del cibo assunto.
I cibi privilegiati dal bulimico, sono cibi ad alto contenuto di grassi, gelati, dolci e tutto questo può essere assunto anche diverse volte al giorno.
Sintomi della bulimia
Tra i sintomi fisici del bulimico, da un punto di visto fisico, abbiamo inizialmente infiammazione della gola, carie ed erosione dentali, pelle secca, caduta dei capelli e stipsi. Tra i sintomi più preoccupanti abbiamo invece svenimenti, dilatazione gastrica, dolori e gonfiori addominali.
Le donne, nello specifico, possono soffrire di disfunzioni sessuali e di un ciclo mestruale alterato, fino all’amenorrea.
Gli uomini invece possono manifestare disturbi dell’erezione. Il disturbo in questione può avere anche delle complicazioni fisiche, a carico del cuore, delle ossa, fino a generare altre patologie.
Disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating
ll disturbo da alimentazione incontrollata si caratterizza per il consumo di quantità di cibo grandi, superiori a quelle che la maggior parte della gente mangerebbe in circostanze simili. E’ inoltre caratterizzato dalla sensazione di essere fuori controllo, sia durante che dopo il sovraconsumo di cibo.
L’alimentazione incontrollata, però, non sembra essere seguita da strategie eliminatorie o da tentativi per compensare l’eccesso di cibo, come per gli altri disturbi. I soggetti affetti dal disturbo da alimentazione incontrollata, infatti, non si procurano il vomito o non abusano di lassativi o di un’attività fisica eccessiva.
Piuttosto alternano periodi di digiuno/restrizioni o una dieta ferrea a periodi di abbuffate, fino a creare dei veri e propri circoli viziosi.
Rispetto agli altri pazienti con disturbi alimentari, chi soffre di un disturbo da alimentazione incontrollata inoltre sembrano avere un peso maggiore, una maggiore frequenza di sovrappeso o obesità. Anche l’ età dell’esordio è più varia.
Per esempio per l’anoressia nervosa e la bulimia il periodo di esordio sembra essere quello adolescenziale. Questo disturbo invece può manifestarsi a qualsiasi età.
Inoltre questo sembra essere un disturbo prevalentemente maschile, associato spesso a sintomi di depressione, disturbi d’ansia e di personalità.
Chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata sembra provare un senso di vergogna e di insoddisfazione per il proprio corpo associato ad un senso di disagio, nel perdere il controllo del cibo.
Ma a differenza, per esempio, dei soggetti bulimici, questi individui possono essere diversi, in quanto non danno sempre un’importanza eccessiva all’ aumento di peso e forme o alla figura corporea, per valutare la loro persona.
Tra i sintomi tipici di questo disturbo, abbiamo l’aumento dell’appetito, di peso, crampi addominali, dolore addominale, iperfagia, stomaco gonfio.
Trattamento dei disturbi alimentari
Come per l’anoressia, anche nei casi di bulimia e dell’alimentazione incontrollata si può intervenire con un percorso di psicoterapia breve strategica. Questa può motivare il soggetto al cambiamento, affinché possa riuscire ad avere uno schema alimentare regolare. La terapia breve può inoltre ridurre le preoccupazioni circa l’aumento di peso corporeo e la forma fisica o interrompere il circolo vizioso dell’astinenza/abbuffata.
Secondo alcuni dati la terapia, in questo senso, sembra aver successo per il 83% dei soggetti. (Scopri l’efficacia della terapia breve sui disturbi alimentari)
Insomma, come si è potuto appurare, per il trattamento dei disturbi alimentari, tipicamente si tende a privilegiare un approccio combinato.
Ovviamente va tenuto conto anche di altre eventuali problemi di salute generale.
Grazia a questo approccio, si può arrivare a gestire i sintomi dei disturbi, per poter ritornare ad avere un peso salutare e una saluta fisica e mentale.
La terapia psicologica, può durare mesi o anni, e aiuta il soggetto a sostituire i suoi schemi disfunzionali con quelli più funzionali. All’interno vengono forniti gli strumenti necessari per gestire lo stress, al fine di migliorare anche le sue relazioni sociali.
Conclusione
I disturbi alimentari, come anoressia, bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating, possono capitare a chiunque. Come abbiamo visto, chi soffre di questi disturbi, o mangia troppo poco, o mangia troppo e questo, in un senso o nell’altro, non è certamente salutare.
Per questo occorre intervenire, prima che venga messa in discussione totalmente la vita del soggetto.
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