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L’ansia è una caratteristica innata dell’uomo: essa si configura come la risposta dell’organismo di fronte ad un pericolo, che consente di attuare una risposta di attacco o fuga. L’ansia moderata, dunque, non solo non è negativa, ma può risultare funzionale per la sopravvivenza stessa dell’uomo. Quando, però, l’ansia diventa eccessivamente intensa o perdura per lunghi periodi può trasformarsi in un problema, generando un disturbo d’ansia (Scarica l’ebook gratuito InformAnsia).
I disturbi d’ansia si manifestano attraverso pensieri ed emozioni ansiose, insieme a sensazioni corporee alterate. La sintomatologia ansiosa comprende aumento del battito cardiaco, tensione muscolare, respiro veloce, sensazione di asfissia, di soffocamento e di svenimento, brividi e vampate di calore. Insieme, possono presentarsi parestesie, derealizzazione, paura di perdere il controllo e paura di morire (approfondisci la differenza tra la paura di perdere il controllo e la paura di morire).
Se essi si presentano per lungo tempo si può parlare di Disturbo d’Ansia Generalizzato, che si caratterizza per la presenza di ansia e preoccupazione di intensità eccessiva, per la maggior parte dei giorni per un periodo di almeno sei mesi, e che coinvolge diversi contesti di vita. Se, invece, sono presenti picchi improvvisi ed intensi si può parlare di Attacchi di Panico (leggi come affrontare un attacco di panico).
L’incidenza dei disturbi d’ansia è molto elevata, ma le ricerche mostrano che solo un terzo di chi ne soffre si attiva per richiedere aiuto. Spesso, infatti, l’attenzione è posta sui sintomi fisici e, dunque, i pazienti si rivolgono a professionisti diversi rispetto a quelli della salute mentale.
Di fronte ad un disturbo d’ansia, i trattamenti che hanno maggiore validità risultano essere quello farmacologico e quello psicologico di matrice cognitivo-comportamentale o strategica breve. Se i primi si concentrano principalmente sulla sintomatologia e gli effetti benefici sembrano ridursi dopo l’interruzione della cura, nella terapia cognitivo-comportamentale o strategica ci si focalizza maggiormente sul riconoscimento dell’ansia e dei suoi sintomi, interrompendo il ciclo di tensione crescente attraverso i pensieri ansiosi e/o sull’insegnamento di strategie specifiche per contrastarli.
Le ricerche dimostrano l’utilità anche del gruppo psicoeducativo, in cui ci si pone l’obiettivo di migliorare la conoscenza del disturbo e sviluppare competenze comportamentali e di gestione emotiva dell’ansia e del panico. Il lavoro di gruppo, infatti, porta con sé numerosi vantaggi, tra cui:
Poiché il gruppo psicoeducativo si svolge online, i posti sono limitati.
Per questo motivo la partecipazione viene stilata in base alla data e all’ora di arrivo dell’email con il MODULO D’ISCRIZIONE
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