Disturbo da dolore sessuale: come affrontarlo

Quando pensiamo all’atto sessuale, di solito, pensiamo a qualcosa di estremamente piacevole. Per tutti, infatti il sesso è una delle esperienze più positive della vita in quanto permette di lasciarsi andare e trasportare dalla situazione e, soprattutto, di dare libero “sfogo” alla parte più istintiva della nostra vita.

In realtà, però, l’atto sessuale può anche essere fonte di difficoltà e malessere molto più comunemente di quanto possiamo pensare.

La sfera sessuale, infatti, è caratterizzata da una serie di disturbi che possono, a loro volta, generare altre difficoltà. Uno di questi è quello che viene definito “disturbo da dolore sessuale”.

Quando il sesso fa male

Il disturbo da dolore sessuale, definito anche dispareunia, consiste in un vero e proprio dolore che viene percepito, di solito, durante l’atto penetrativo. Può anche presentarsi subito prima o subito dopo il rapporto sessuale.

Questo disturbo è maggiormente associato alle donne ma può colpire entrambi i sessi; quello che accade, però, è che le donne sono maggiormente pronte a parlarne e quindi a chiedere aiuto mentre gli uomini spesso se ne vergognano in quanto viene percepito come un disturbo che mina la loro mascolinità.

Il disturbo da dolore sessuale è caratterizzato dalla mancanza di spiegazioni a livello fisico e medico; non è dovuto infatti a spiegazioni fisiche come ad una scarsa lubrificazione ma avviene durante l’atto e soprattutto durante la penetrazione.

Possono esserci vari fattori che incidono nella comparsa del dolore sessuale come ad esempio infezioni genitali o anche dell’uretra, ma anche fattori psicologici come l’ansia che può incidere direttamente sui livelli di eccitazione.

Tipologie di disturbo da dolore sessuale

Il disturbo del dolore sessuale comprende al suo interno diverse categorie che aiutano a differenziare le tipologie.

Eccole di seguito.

Dolore sessuale primario (life long)

Si caratterizza per il fatto che, da sempre, è presente nella vita sessuale della persona, ovvero sin dagli inizi dell’attività sessuale.

Dolore sessuale secondario

Si caratterizza per il fatto che il dolore si è presentato nell’arco della vita sessuale. In questo caso, infatti, la persona ha vissuto una vita sessuale soddisfacente fino a quando è insorto il dolore.

Dolore sessuale generalizzato

La persona prova dolore in modo costante durante la propria attività sessuale, al variare dei partner e delle situazioni. In questo caso il dolore è sempre presente e non dipende da altri fattori situazionali.

Dolore sessuale situazionale

Nel caso del disturbo del dolore sessuale situazionale, invece, il dolore si presenta in situazioni specifiche e/o con partner specifici. In questo caso potrebbe essere dettato da alcuni fattori situazionali, come un determinato tipo di stimolazione sessuale, che attivano il dolore o anche da alcuni fattori del partner.

Come affrontare il dolore sessuale

Veniamo dunque a come approcciarsi in questi casi per affrontare questa tipologia di problemi.

Avere una diagnosi corretta

Il primo passo importante è rivolgersi ad un medico non appena notate che qualcosa non va come dovrebbe. L’attività sessuale, infatti, dovrebbe procurare piacere. Ecco perché è importante agire sin da subito quando si percepisce dolore e malessere.

Importante per agire sul disturbo, inoltre, è avere una diagnosi tempestiva così da capire subito come comportarsi e cosa fare.

Impara a conoscersi

Un buon alleato per combattere il disturbo del dolore sessuale è la conoscenza del proprio corpo e di quello del partner. Gli interventi di psico-educazione fanno proprio questo e permettono di avere una maggiore consapevolezza dell’atto sessuale, di ciò che incide direttamente, ma anche del proprio corpo.

Contattare un professionista

Una volta esclusa la causa medica, se non si sa come procedere rispetto alla consapevolezza di sé è opportuno rivolgersi ad uno specialista sessuologo o consulente sessuale in grado di fornire esercizi mirati per lavorare sulla conoscenza di sé e sul recupero del piacere.