Le bugie degli adolescenti nel rapporto con i genitori.
Il rapporto tra genitori e figli, spesso, è caratterizzato da momenti di scontro, soprattutto durante il periodo dell’adolescenza, un periodo questo caratterizzato da cambiamenti a diversi livelli e in cui i ragazzi si ritrovano più facilmente a mentire.
Alcuni genitori possono arrivare a chiedersi “ma perché mio figlio mi dice le bugie? Cosa mi sta nascondendo? Sto sbagliando qualcosa?”
Qui di seguito cercheremo di capire che ruolo può avere la bugia degli adolescenti e quando e come bisognerebbe intervenire.
Indice contenuti
L’adolescenza è un periodo delicato che tutti noi ci ritroviamo ad attraversare. Un periodo in cui avvengono cambiamenti a livello fisico, ma anche a livello psicologico e sociale.
In questa fase l’adolescente sente fortemente il bisogno di essere indipendente e di fare da solo le proprie scelte.
Sarà per questo che un figlio, durante il periodo dell’adolescenza, inizia a dire bugie e a nascondere alcuni comportamenti o azioni, omettendo per esempio dettagli importanti su una o più questioni.
E’ come se le bugie in adolescenza diventassero quasi quel rifugio in cui rintanarsi.
Per quanto tutto questo possa dare “fastidio” ai genitori è importante prendere atto del fatto che questo processo è funzionale e del tutto fisiologico: un adolescente che dice bugie, cerca di capire meglio se stesso, prendendo le distanze dai genitori per ritrovare uno spazio in cui esercitare la propria autonomia.
In un primo momento questo può far scattare la rabbia: un genitore che scopre le bugie del proprio figlio può arrivare a sentirsi tradito, deluso. Eppure da genitori dovremmo ricordare che anche una bugia può essere un punto di partenza per capire meglio i bisogni di nostro figlio.
Insomma la bugia è accettabile e fa parte del nostro percorso di crescita e di quello dei nostri figli. Ovviamente il “dire bugie” non deve diventare un’abitudine, o meglio, il proprio modo di rapportarsi all’altro.
Si può dire allora che “la bugia è una tappa fisiologica del processo di crescita. Altrimenti sono sempre mamma e papà che decidono e fanno al posto loro. Mentre i figli non crescono mai”, afferma la psicologa Paola Scalari.
Da quanto abbiamo detto, possiamo evincere una bella verità: una bugia sembra avere un obiettivo o comunque una funzione specifica.
Pensate ad un bambino di 3-4 anni: le sue bugie fanno parte del suo mondo fantastico in cui sembra essere tutto possibile. Per questo, per evitare ad esempio una punizione, un bambino di quest’età può arrivare a dire una bugia raccontando delle storie fantasiose.
Un adolescente, invece, spesso arriva a mentire perché sente di dover di difendere i propri spazi e la sua privacy: tutto ciò è funzionale al raggiungimento della sua autonomia.
A volte le bugie degli adolescenti servono per:
Dietro alle bugie degli adolescenti potrebbero esserci le specifiche problematiche e dei disagi più profondi.
Un adolescente a volte può dire una bugia per compensare la sua bassa autostima, a causa di un disagio sociale o emotivo. Alla base insomma potrebbero esserci depressione, stress o altro.
Insomma, dietro ad una bugia può esserci davvero il mondo: per questo un genitore dovrebbe vivere questa “situazione” come un’opportunità per conoscere meglio il proprio figlio e migliorare il dialogo con lui.
Ovviamente va anche tenuto conto della bugia che viene detta: bisogna contestualizzarla e darle il giusto peso.
Esistono bugie e bugie. Se nostro figlio ci dice, ad esempio, che ha finito di fare i compiti, perché non vede l’ora di andare a giocare e questo non è vero, sicuramente non bisogna farne un dramma.
La questione cambia se queste bugie riguardano cose più serie e possono metterlo nei guai.
In questi casi bisogna tenere alta l’attenzione, che non significa stare addosso ai figli.
Vediamo ora quali sono i campanelli d’allarme che ci fanno capire se nostro figlio ci sta mentendo o meno.
Riconoscere le bugie è fondamentale, perché come accennato, a volte rappresentano il sintomo di problematiche più serie e non semplicemente delle “cose da far passare come inosservate”.
Sicuramente è importante prestare attenzione a quello che i nostri figli ci dicono, ma anche al loro linguaggio del corpo.
Quando un adolescente mente evita di guardare negli occhi il genitore, gli tremano le mani o la voce.
Un adolescente che dice una bugia di solito tende a ripetere diverse volte lo stesso concetto magari aggiungendo dettagli con l’intento di rendere più veritiera la propria bugia.
Inoltre è importante considerare le loro abitudini, se sono cambiate.
Il loro umore, i rapporti che intrattengono con gli altri.
Dobbiamo certamente osservare nostro figlio e ciò che si muove intorno, senza però essere opprimenti.
Ricordiamo che un figlio ha il diritto di sbagliare.
Se da una parte le bugie degli adolescenti fanno parte del percorso di crescita, dall’altra possono nascondere un disagio, come già accennato.
Alla base deve esserci sicuramente una buona comunicazione: solo così un genitore avrà la possibilità di capire e quindi aiutare il proprio figlio.
Ma concretamente cosa può fare un genitore in questi casi?
Vediamo qualche consiglio utile.
Ricordiamo sempre che i figli osservano i comportamenti dei genitori.
Insomma, dire la verità, anche se all’apparenza può sembrare difficile, è la soluzione che ci può salvare. Questo deve essere chiaro anche ai nostri figli.
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.