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Il “Binge Eating Disorder” (BED)?
Il Binge Eating Disorder (BED) o Disturbo da Alimentazione Incontrollata è il disturbo alimentare che ha subito la più importante modifica con la recente uscita del DSM V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) acquisendo finalmente una sua dignità nosografica.
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata insorge relativamente tardi, nell’età adulta, tra i 25 e i 35 anni.
E’ un disturbo del comportamento alimentare, caratterizzato dalla presenza di abbuffate che creano, la tendenza a compensare, attraverso un periodo di digiuno (di solito qualche settimana), finendo poi per ricadere vittima di un’altra abbuffata e quindi di un’altro periodo di digiuno. Tutto ciò genera un circolo vizioso dove il problema principale consiste in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi.
Il cibo è un mezzo, è utilizzato come anestetico, come uno psicofarmaco.
Un’abbuffata compulsiva è definita dai due caratteri seguenti :
1) Mangiare, in un periodo circoscritto, una quantità di cibo che è indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili.
2) Senso di mancanza di controllo sull’atto di mangiare durante l’episodio (per esempio sentire di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto si sta mangiando).
Gli episodi di abbuffate compulsive sono associati ad almeno tre dei seguenti caratteri:
Spesso vi è una correlazione con l’obesità, anche se non è una caratteristica necessaria. Il binge eater, infatti non si vede grosso, ma sovrappeso, associa la causa alle abbuffate e di conseguenza digiuna, ritornando a piacersi. Per questo motivo tipicamente si riscontrano periodi in cui vi è un’alternanza di aumento e diminuzione di peso.
Le persone che soffrono del disturbo da alimentazione incontrollata hanno spesso la sensazione di perdere il controllo, a volte anche senza possedere un reale senso di fame.
Una variante del binge eating disturbo da alimentazione incontrollata è la NES (Night-eating syndrome), ovvero la sindrome dei mangiatori notturni, presentata da alcuni soggetti trovati nell’attività clinica che presentano le stesse caratteristiche del Binge Eater, ma con abbuffate che si verificano solo di notte. Alcuni studi dimostrerebbero che in questo disturbo è presente un’inversione del ritmo giorno-notte, che porta chi ne soffre a sentire lo stimolo della fame, più la notte che il giorno.
Chi soffre di BED in genere sviluppa obesità, ma non tutti i soggetti obesi presentano il Binge Eating Disorder. La caratteristica principale che distingue le due condizioni è che nel BED vi è la sensazione di perdere il controllo, vissuto di non poter smettere di mangiare o di controllare cosa e quanto si sta mangiando. La persona affetta da Binge Eating Disorder presenta inoltre un grande disagio nei confronti dell’abbuffata e una più frequente associazione di altri disturbi, soprattutto disturbi dell’umore e ansia.
Chi è affetto da BED si rivolge prevalentemente a servizi che curano l’obesità ed una volta effettuata la diagnosi, molto indicata per il disturbo da alimentazione incontrollata è la Terapia Breve Strategica, che attraverso l’utilizzo di strategie create ad hoc contribuisce già dopo pochi incontri a determinare lo sblocco del problema, facendo in modo che il soggetto interrompa il meccanismo di compenso (digiuno) che è alla base delle abbuffate tipiche del Binge Eating Disorder.
Spesso a questa si affronta anche il tema delle emozioni che queste persone hanno difficoltà a gestire. Per loro il cibo è spesso l’unico modo per stare bene, ma al tempo stesso una trappola.
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