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Quando parliamo di love bombing, facciamo riferimento ad un comportamento tipico del disturbo narcisistico di personalità.
In psicologia, il termine narcisista fu usato per la prima volta da Freud, nel suo saggio “Introduzione al narcisismo”. Per Freud (1914) il narcisismo è un tratto di personalità che include vari elementi come la grandiosità per la propria immagine e l’essere manipolativi.
Un narcisista è una persona che presenta scarse o assenti capacità empatiche.
Le cause dell'”impotenza emotiva” del narcisista
Vi è una correlazione diretta tra il narcisista patologico ed i suoi genitori.
Kohut (1971) affermava che la psicopatologia narcisistica è il risultato della mancanza di empatia dei genitori durante lo sviluppo.
È possibile che durante la crescita, il narcisista abbia ricevuto forti traumi emotivi legati al modo in cui è stato trattato dai genitori, che non gli hanno permesso di maturare emotivamente.
Il narcisista ha così soppresso la cosiddetta “ferita narcisistica“: non la ricorda neanche, ma l’ha rimpiazzata con un’idea grandiosa di sé, anche se fragilissima, perché estremamente bisognosa di conferme positive esterne.
Alcuni autori pensano che la causa sia la presenza di una madre eccessivamente iperprotettiva, mentre altri sostengono che si possa sviluppare in risposta a genitori molto duri e critici.
Qualunque sia l’origine del “male”, sembra proprio che ci sia stato un boom di narcisismo patologico.
Come agisce il narcisista per creare dipendenza affettiva
Secondo uno studio effettuato su 37.000 studenti universitari, dagli anni ’80 ad oggi i tratti narcisistici della personalità sono aumentati tanto rapidamente quanto l’obesità.
Il filosofo Martin Buber (1923) ha affermato che “il narcisismo porta spesso a relazionarsi con gli altri come se questi fossero degli oggetti invece che propri pari”.
Effettivamente questo è ciò che fa chi rientra fra i disturbi di personalità narcisista nelle relazioni affettive con l’ altra persona.
A prima vista carismatico e seducente, fino a quando il narcisista si trasforma in bugiardo e manipolatore.
L’arroganza, la prevaricazione e il senso di superiorità, si rivelano però tardivamente, prendendo il posto della maschera di dolcezza che indossa per far colpo sulla preda.
Ma come possono essere in grado di raggiungere un simile risultato, senza che la vittima del love bombing se ne renda conto?
Il narcisista è un attore, un personaggio teatrale da palcoscenico.
Le vittime, per lo più donne, credono di aver trovato il principe azzurro e non pensano di essere entrate a far parte del suo spettacolo, di cui egli è allo stesso tempo regista, produttore e protagonista.
Nella relazione con un narciso, gli altri hanno sempre e solo ruoli marginali e prestabiliti dal manipolatore emotivo.
La vittima del love bombing
Dopo aver descritto l’autore di love bombing, spostiamoci sulla vittima che interagisce con il narcisista. (Approfondisci l’argomento: leggi la coppia narcisista/anti-narcisista)
Capita spesso che le persone che si innamorano di un narcisista si facciano la domanda “perché proprio io?”
Tutti possono inciampare nella trappola del love bombing, ma questa tattica sembra essere ancora più efficace su chi si porta dentro ferite profonde e lontane.
Per esempio, chi da bambino non si è mai sentito davvero accettato o chi ha subito abusi cresce con una considerevole fame emotiva e sarà più incline a cadere nel tranello.
Ma anche chi ha una bassa autostima e non ha ricevuto mai convalide esterne, può essere facilmente travolto dal love bombing.
Comunque, qualunque sia la fonte, i love bomber sono esperti nel rilevare una bassa autostima e sfruttarla.
Conseguenze di tutto questo?
L’abuso del narcisista sulla vittima può essere così profondo e complesso da aver portato alla definizione di un termine specifico: Sindrome da Vittima di Abuso Narcisistico.
Ciò che accomuna chi soffre di questo disturbo è la quasi totale inconsapevolezza.
Una vittima si ritrova infatti a ricoprire inconsapevolmente un ruolo ben definito che è stato scritto appositamente per lei dal narcisista, senza alcun fondamento reale.
Attraverso la menzogna e il raggiro, dopo aver isolato la preda e averla resa schiava, il narcisista finisce per indurla a credere che la sua esistenza andrebbe in pezzi se lui dovesse abbandonarla.
Per questo, quando la vittima incontra il narcisista è appagata dalle sue lusinghe, dall’illusione di essere l’unica a renderlo felice.
Inizia così a prendersi cura di lui e fa di tutto per farlo stare bene, rassicurandolo sulle sue qualità e autoconvincendosi che sia tutto vero.
Il quadro però si ribalta presto: la vittima inizia a sviluppare così ogni giorno il disperato bisogno di ricevere attenzioni dal narcisista e senza il suo riconoscimento si sente vuota.
Questi meccanismi spiegano perché uscire dalla Sindrome da Vittima di Abuso Narcisistico sia un percorso tanto lungo e doloroso e perché spesso occorra il supporto di uno psicologo psicoterapeuta.
Come difendersi dal love bombing
Leggendo l’identikit del narcisista, avete riconosciuto comportamenti familiari? Se la risposta di qualcuno dovesse essere affermativa, sappiate subito una cosa: la strada per uscire da questa situazione non è semplice, così come staccarsi da una relazione di questo tipo. Ma è possibile.
Ecco alcune dritte per gestire il narcisista e per difendersi dalle sue tattiche manipolatorie.
Quando si è all’inizio
Se temete di essere nella fase iniziale del love bombing, e quindi in pieno bombardamento d’amore, affrettatevi a seguire questa regola d’oro:
Stop. Guardare. Ascoltare.
Dopo tre incontri vi ha detto che siete perfetti, che siete meglio delle altre persone con cui è stato e che già immagina una vita insieme?
- Stop: rallentate le cose. Fate un passo indietro, controllate i vostri limiti e ricordate il vecchio proverbio che dice “Se sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è”.
- Guardare: le azioni concrete contano più delle parole. Se dal tuo punto di vista, le sue parole non sono sincronizzate con le azioni, e quindi con i fatti, questo è un importante segnale d’allarme.
- Ascoltare: ascoltate attentamente ciò che dice e non abbiate paura di sfidare le sue affermazioni.
Se dice: “Saremo perfetti insieme”, rispondete: “Per ora è vero, ma è troppo presto per farci promesse importanti”.
Quando si è in fase avanzata
Se, invece, avete la percezione che sia ormai “troppo tardi” e avete bisogno di riprendervi da un bombardamento amoroso subito, possono esservi utili queste strategie:
Avviate il contatto zero
Cos’è il contatto zero?
Queste quattro parole vi serviranno a chiarirvi il concetto: nessuno, niente, zero, mai.
In poche parole, nessun contatto. Partite con il blocco telefonico e sui social e preparatevi a chiedere un ordine restrittivo, se necessario. I manipolatori vivono spesso la parola “No” come una sfida e finiscono per intestardirsi ossessivamente. Ecco perché la linea dura va dichiarata in anticipo.
Faranno di tutto per sfruttare le insicurezze delle vittime, in modo da farle tornare indietro affinché possano ripetere il ciclo degli abusi, ancora e ancora.
L’antidoto è quindi evitare del tutto ogni forma di contatto, pena la ricaduta. Abbiate un pò di amor proprio.
Riconnettetevi con la famiglia e gli amici
Il narcisista avrà tentato di tutto per isolarvi e meglio controllarvi.
La famiglia e gli amici spesso non lo vedono di buon occhio, perché dall’esterno riescono a vedere tutti i cambiamenti della persona e la sua discesa verso il basso.
Cosa fare dunque? Per prima cosa, sarà necessario scusarsi per la vostra scomparsa, ma i familiari e gli amici veri capiranno.
Riprendete in mano la vostra vita
Cosa fare nel frattempo? Nell’attesa che le cicatrici cicatrizzino?
Prendersi cura di sé stessi.
Tornate a praticare o trovate un hobby, una passione dimenticata, che era stata sacrificata per non togliere tempo e spazio a quell’amore malsano.
E ricordate sempre ciò che sosteneva Napoleone Bonaparte, ovvero che “l’amore deve essere un piacere, non un tormento”.
Riferimenti
- Lauri, S. (2019) Le trappole della dipendenza affettiva. Conoscerle e liberarsene per amare serenamente, Flaccovio.
- Kohut H. (1971), Narcisismo e analisi del sé, tr. it. Boringhieri, Torino, 1976.
- Introduzione al narcisismo. Sigmund Freud (1914).
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