Come scoprire facilmente un bugiardo
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8 Gennaio 2016Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Insegnate ai bambini che sono padroni del loro corpo e che nessuno può toccarlo senza il loro permesso. E’ importante un dialogo aperto e diretto fin dalla più tenera età sulla sessualità e le “parti intime”. Si deve insegnare ai bambini a dire “No”.
Ecco alcune regole da seguire utili per insegnare ai propri figli a difendersi dagli abusi.
Indice contenuti
1. Monitorare e informare
Tra le regole stabilite in famiglia, deve esserci quella di informare regolarmente i genitori se c’è qualcuno che offre dei regali, chiede di mantenere dei segreti o cerca di passare del tempo da solo con un bambino. Insegnare ai vostri bambini delle regole semplici per i contatti con gli sconosciuti: mai salire in auto con qualcuno che non si conosce, mai accettare regali o inviti da uno sconosciuto.
2. Il tuo corpo ti appartiene
Si deve insegnare ai bambini che sono padroni del loro corpo e che nessuno può toccarlo senza il loro permesso. Un dialogo aperto e diretto fin dalla più tenera età sulla sessualità e le “parti intime”, utilizzando i nomi corretti per i genitali e le altre parti del corpo, aiuterà i bambini a comprendere quello che non si deve fare. I bambini hanno il diritto di rifiutare un bacio o di essere toccati, anche da una persona che amano. Si deve insegnare ai bambini a dire “No”, immediatamente e con fermezza, a contatti fisici inappropriati, a fuggire da situazioni a rischio e a parlarne con un adulto fidato. È importante fargli comprendere che devono insistere fintanto che il problema sarà preso sul serio.
3. Modo di toccare buono – modo di toccare cattivo
I bambini non riconoscono sempre se un palpeggiamento è appropriato o meno. Spiegate ai bambini che non va bene permettere a qualcuno di guardare o toccare le loro parti intime, o di accettare di guardare o di toccare le parti intime di qualcun altro.
I segreti buoni – i segreti cattivi
La segretezza è la tattica principale utilizzata dagli autori di abusi sessuali. Per questo è importante insegnare la differenza tra i segreti buoni e i segreti cattivi e creare un clima di fiducia. Ogni segreto che li rende ansiosi, li mette a disagio, incute paura o li rende tristi non è un buon segreto e non deve essere mantenuto; deve essere raccontato a un adulto fidato (genitore, insegnante, poliziotto, medico).
Gli adulti devono cercare di evitare di creare tabù intorno alla sessualità e accertarsi che i bambini sappiano a chi rivolgersi se sono preoccupati, ansiosi o tristi. I bambini possono avere la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato.
4. La responsabilità della prevenzione e della protezione spetta a un adulto
I bambini vittime di abuso provano vergogna, senso di colpa e paura. Gli adulti devono cercare di evitare di creare tabù intorno alla sessualità e accertarsi che i bambini sappiano a chi rivolgersi se sono preoccupati, ansiosi o tristi. I bambini possono avere la sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato. Spetta agli adulti essere attenti e comprendere i loro sentimenti e i loro comportamenti. I bambini dovrebbero avere la sensazione che possono parlare liberamente con i loro genitori di questo argomento.
5. Come comportarsi in caso di sospetto
Se si ha il sospetto che il proprio bambino sia stato vittima di un abuso, è molto importante non essere in collera con il bambino. Non dargli la sensazione di avere commesso qualcosa di male; non interrogare il bambino. Si può chiedere cosa è successo, dove, e con chi, ma non chiedere perché è successo. Cercare di non mostrare al bambino che si è turbati. I bambini possono facilmente sentirsi in colpa e non rivelare delle informazioni. Cercare di non trarre conclusioni affrettate basate su informazioni scarse o poco chiare. Rassicurare il proprio figlio dicendogli che può contare su di voi e che ve ne occuperete, e contattare qualcuno in grado di aiutare, per esempio uno psicologo, uno specialista in assistenza pediatrica, un medico, un assistente sociale, o la polizia.
Con la collaborazione della dott.ssa Chiara Cicchese e del dott. Lorenzo Lombardi.
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