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Paura di farsela addosso: problema fisico o di controllo?

Scritto da Dott. Davide Algeri il 14 Gennaio 2021
Categorie
  • Ossessioni, compulsioni e dubbi
  • Paura, panico e fobie
Tags
farsela addosso

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Indice dei contenuti

  • Paura di farsela addosso: problema fisico o di controllo? Ecco come uscirne
    • Riflessioni introduttive: cosa ne sappiamo?
    • Paura di farsela addosso: a cosa facciamo riferimento?
  • Problema fisico o di controllo?
    • Possibili cause
    • Le conseguenze sul vivere quotidiano
    • Possibili reazioni di chi ha paura di farsela addosso
  • Alcuni rimedi per la paura di farsela addosso
    • Inizia a ridurre i rituali: primo prezioso suggerimento
    • Rivolgiti ad uno psicologo: secondo consiglio prezioso

Paura di farsela addosso: problema fisico o di controllo? Ecco come uscirne

Paura di farsela addosso. Tutti noi, chi più chi meno, nutriamo delle paure.

A volte sono delle vere e proprie fobie, altre volte delle vere e proprie ossessioni.

Ad ognuno, il suo.

Spesso però arriviamo a nutrire della paura che agli occhi degli altri possono sembrare quasi assurde, e come tutte le altre, devono essere affrontate.

Oggi parleremo di una paura in particolare: quella di farsela addosso.

Ne avete mai sentito parlare? Sicuramente si.

Seppur questa possa sembrare una paura del tutto irrazionale e insensata per chi la vive e la guarda dall’esterno, in realtà la paura di farsela addosso è alquanto comune e diffusa tanto che nell’ambito della psicologia è stata molto studiata.

Continuiamo a leggere per capirne di più.

Riflessioni introduttive: cosa ne sappiamo?

Probabilmente, in modo del tutto ingenuo e basandoci esclusivamente sul senso comune, potremmo pensare che questa paura sia vissuta principalmente dai bambini o dagli anziani che proprio per via dell’età diventano meno autosufficienti.

Non parliamo di una vera e propria paura, ma semplicemente di una situazione dettata da quella che è appunto una minore capacità di controllo causata da un’incertezza dovuta al fatto che, da poco, si è acquisito il controllo sfinterico o perché a causa dell’età avanzata si è meno autosufficienti.

Questa paura non la vive, però, solo chi si trova in queste fasi della vita: può essere anche vissuta da chi è nel pieno della sua vita, ad esempio durante l’adolescenza o l’età adulta.

Sono molte le persone che soffrono per questa paura e quest’ansia perenne tanto che, in molti casi, si parla di un vero e proprio disturbo: l’ossessione intestinale.

In questo caso ci potremmo chiedere “ma questa paura e quest’ansia sono dettate da un problema fisico o da un problema del controllo e quindi  da un fattore psicologico?”

E soprattutto, come è possibile risolvere questa situazione di costante sofferenza e tensione?

In quest’articolo parleremo proprio di questa paura cercando di delinearne le caratteristiche principali, la causa scatenante, gli effetti e anche le possibili soluzioni.

Non ci resta che continuare a leggere.

Paura di farsela addosso: a cosa facciamo riferimento?

Come già accennato, la paura di farsela addosso è sicuramente una paura alquanto comune e diffusa che può effettivamente caratterizzare persone di qualsiasi età.

Lettura di approfondimento:  La relazione con un ossessivo-compulsivo di personalità

Essa essenzialmente è legata alla paura di perdere il controllo di quelle che sono le due funzioni fisiologiche essenziali della nostra vita ossia il bisogno di urinare o di defecare.

In molti casi, quando questa paura e questa tensione diventano davvero molto invalidanti tanto da essere un tema essenziale nella vita delle persone, si parla proprio di “Ossessione intestinale” che è un vero e proprio disturbo psicologico.

Questo disturbo consiste in “un problema al confine tra la somatizzazione, il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e l’ipocondria somatica.” (Hatch, 1997).

Quindi effettivamente la paura di fondo è proprio quella di avere un disturbo intestinale che non si riesce a controllare pienamente e che quindi può comportare l’esito spiacevole “di farsela addosso”.

A questo, poi, sono legati tutti gli aspetti sociali che ovviamente possono determinare un certo imbarazzo e tanta vergogna.

Problema fisico o di controllo?

Una domanda che spesso ci si pone quando si ha a che fare con problemi e disturbi che hanno a che fare con l’area somatica è “ma si tratta di un problema fisico o psicologico?”

Questo vale anche se si parla di questo specifico disturbo che, effettivamente, può spaventare sia chi lo vive in prima persona che dall’esterno.

Nel caso dell’ossessione intestinale, in realtà, quello che si può osservare è la creazione di un vero e proprio circolo vizioso in cui, inevitabilmente, gli aspetti fisici si combinano con quelli psicologici.

Possibili cause

Spesso si osserva che questa paura origina da un evento scatenante e che, quindi, diventa traumatico per la persona. Ad esempio può essere scatenato da un episodio in cui ha vissuto un’influenza o un virus gastrointestinale durante il quale, effettivamente, ha perso il controllo della capacità di evacuazione.

In questo caso, quindi, questo evento viene vissuto in modo ossessivo e frequente nella propria mente tanto da avere poi influenza su tutto ciò che la persona mette in atto in futuro.

Ecco che, quindi, un episodio di vita reale può diventare un fattore scatenante.

In questo caso è proprio quest’episodio a dettare e a far nascere questa paura e quest’ansia in quanto, probabilmente, è stato vissuto con grande intensità e a sua volta ha avuto conseguenze spiacevoli sia a livello fisico che psicologico.

Ovviamente l’origine è del tutto soggettiva, ma l’esempio mostrato ci permette di capire quanto, effettivamente, i fattori fisici e psicologici si influenzino e si combinino tra di loro dando vita poi ad un esito spiacevole come quello di cui stiamo parlando.

Non si tratta, quindi, di un problema puramente fisico, ma poi si ha una vera e propria combinazione dei vari fattori con l’emergere di un circolo vizioso che può essere difficile sia da gestire che da interrompere.

Lettura di approfondimento:  Paura di amare: come smettere di soffrirne

Le conseguenze sul vivere quotidiano

A questo punto potremmo chiederci: quali sono le conseguenze con cui la persona deve fare i conti?

Cosa prova e cosa vive una persona con questo disturbo?

Ciò che dobbiamo precisare è che questo disturbo, trattandosi appunto di un disturbo al limite tra la sfera ossessiva e quella fobica, ha delle conseguenze e delle manifestazioni che spesso sono alquanto evidenti.

Tendenzialmente le persone che soffrono di questo disturbo sono molto spaventate rispetto alla possibile eventualità di dover andare al bagno e di non riuscire a controllarsi con un conseguente esito fallimentare e alquanto imbarazzante dal punto di vista sociale.

Questa tensione perenne porta poi queste persone ad una vera e propria ossessione che caratterizza ogni aspetto della propria vita.

Nello specifico si sperimenta:

  • la paura di trascorrere troppo tempo fuori casa;
  • il timore di assumere e mangiare cibi che di solito sono associati a questo stimolo;
  • il timore di stare con molte altre persone perché si teme proprio di avere delle “reazioni corporee” indesiderate e non volute.

Notiamo, quindi, la presenza di un vero e proprio controllo del corpo e dei propri stimoli.

La propria vita che quindi diventa alquanto limitata.

Possibili reazioni di chi ha paura di farsela addosso

La persona, quindi, evita qualsiasi circostanza che può essere anche solo lontanamente associata agli stimoli e alla loro incontrollabilità e mette in atto dei veri e propri rituali per far sì che tutto sia “perfetto e sotto controllo”.

Alcuni dei rituali potrebbero riguardare:

  • l’evitamento delle situazioni sociali;
  • l’andare in bagno in modo compulsivo prima di uscire di casa proprio per “evacuare” quanto ingerito;
  • il controllo e l’ascolto costante delle proprie reazioni fisiologiche;
  • la mappa dei bagni quando si è fuori casa;
  • l’assunzione di farmaci.

Tutto viene preparato alla perfezione così da evitare qualsiasi evento spiacevole che, probabilmente, potrebbe anche non avvenire.

Ma solo così la persona si sente sicura di poter avere “una vita fuori”.

E solo tramite questi rituali riesce ad essere più sicuro e a sperimentare meno ansia.

Ecco perché, effettivamente, questo disturbo ha cause serie e soprattutto ha un impatto alquanto intenso nella vita della persona.

E’ come se non si fosse più padroni della propria libertà.

Alcuni rimedi per la paura di farsela addosso

Una domanda che molti si pongono quando vivono una determinata situazione di sofferenza e, quindi, un disturbo è: “ma come se ne può uscire?”

Nel caso di questo disturbo il bisogno di “porre fine” a questa situazione può anche essere amplificato e quindi più sentito dalla persona perché, effettivamente, tale disturbo porta con sé una situazione che spesso è difficile da sopportare e tollerare, soprattutto se protratta nel tempo.

Lettura di approfondimento:  Gestire gli attacchi di panico: rimedi e soluzioni

E come abbiamo visto, sono molte le limitazioni che tale disturbo comporta.

Nulla viene vissuto in modo spontaneo e in vista del proprio benessere, ma solo nell’ottica di dover controllare questi “bisogni”.

In questo caso, quindi, porre fine a tutto ciò diviene di primaria importanza perché coincide proprio con il poter riprendere nuovamente in mano la propria vita.

Vediamo qui di seguito qualche consiglio che può aiutarvi a ridurre questa situazione per riuscire ad affrontare il disturbo.

Inizia a ridurre i rituali: primo prezioso suggerimento

Un primo consiglio pratico che aiuterebbe a vivere meglio è proprio quello di ridurre i rituali. Sono infatti questi ultimi che alimentano il problema.

Ecco perché prima abbiamo parlato di circolo vizioso.

Sicuramente è un suggerimento non di facile attuazione perché, essi aiutano la persona a sentirsi meglio e più sicuro di Sé stesso.

Questo, però, è ciò che pensiamo accada, ma che ha un effetto soltanto nel breve periodo.

Vediamo come procedere:

  1. Potreste, provare a scrivere su un diario quanti e quali rituali mettete in atto nelle varie circostanze.
  2. A questo punto potreste iniziare a ridurli ovviamente in modo graduale, assumendovi dei piccoli rischi giornalieri, utili a rompere la “dipendenza dalle precauzioni”.

Questo comporterà molto impegno, ma imparare a farlo riuscirà a donarvi un po’ di serenità e sicuramente meno sofferenza.

Rivolgiti ad uno psicologo: secondo consiglio prezioso

Inutile dire che, quando parliamo di un vero e proprio disturbo psicologico, la mossa vincente per uscirne è quella di rivolgersi ad un professionista psicologo psicoterapeuta.

In questo caso un approccio che spesso viene utilizzato e risulta efficace è quello della Terapia Breve.

Non abbiate paura di mettervi in gioco e di rivolgervi ad un professionista che, essenzialmente, è lì proprio per voi e per aiutarvi.


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