Discalculia
Attualmente nelle scuole italiane circa il 20% degli studenti viene segnalato per difficoltà nell’ambito del calcolo.Tuttavia l’International Academy for Reserch on Learning Disabilities riporta un’incidenza del circa 2.5% nei bambini e ragazzi che frequentano con regolarità la scuola.
Indice contenuti
Purtroppo nella maggior parte dei casi le segnalazioni effettuate fanno riferimento a falsi positivi, ovvero a studenti che presentano delle difficoltà ma che con il giusto potenziamento possono superare il gap rispetto al resto dei loro compagni di classe.
La discalculia è un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) che si manifesta con significative difficoltà nell’elaborazione del numero. La ricerca e la sempre più approfondita conoscenza di questa forma di neurodiversità ha portato alla definizione di almeno due profili differenti di discalculia, attualmente riconosicuti dalla Consensus Conference:
A differenza dei DSA legati alla letto-scrittura (dislessia e disortografia), che possono essere diagnosticati già dalla fine della seconda elementare, la discalculia può essere diagnostica solo a partire dalla fine della terza elementare.
La diagnosi è un processo estremamente delicato, e deve rappresentare il punto di contatto fra il riconoscimento di una certa condizione e l’attuazione di tutte quelle azioni atte a migliorare lo stato attuale della persona. Non ha senso una diagnosi lasciata in un cassetto, in quanto è grazie a questa che si può iniziare un vero percorso di potenziamento.
L’utilizzo di test specifici di primo e secondo livello permette quindi non solo di comprendere se è presente o meno il disturbo, ma di definire chiaramente il tipo di profilo (discalculia profonda o procedurale).
Anche in questo caso è necessario eslcudere tutte quelle condizioni che possono portare a manifestazioni simili, ma dovute a differenti eziologie (ritardo mentale, deficit nella memoria visuo-spaziale, insufficiente scolarità, ecc).
E’ necessario sottolineare che la diagnosi di “disturbo“è giustificata solo a seguito di un intervento di potenziamento che confermi la resistenza al trattamento, in caso contrario sarà più opportuno segnalare la presenza di difficoltà più o meno marcate, che non rientrano però nella categoria dei DSA.
Attualmente la ricerca sembra concordare sulla base genetica del disturbo, tuttavia, ancora dibattuta appare essere la sua origine neuropsicologica. Se da una parte infatti alcuni ricercatori scommettono sul ruolo centrale di processi non strettamente legati al calcolo (memoria di lavoro, organizzazione visuo-percettiva, ecc), dall’altra sembrano promettenti le ricerche sul “modulo numerico“, ovvero aree che sembrano essere spcificamente addette al controllo di funzioni numeriche innate (corrispondenza uno-uno, subitizing, ecc).
Come già detto, la diagnosi rappresenta il punto di inizio che guida verso un percorso di potenziamento delle aree deficitarie. La scelta degli strumenti adatti, delle aree da potenziare, della frequenza e dell’intensità necessita di specifiche competenze e deve essere affidata a professionisti specilizzati.
La ricerca ci permette di definire con grande accuratezza le caratteristiche di un potenziamento efficace:
Una buona conoscenza di queste condizioni appare attualmente un bagaglio indispensabile per ogni operatore che si trova a contatto con bambini e ragazzi in formazione: sapere, sapere intervenire tempestivamente e sapere a chi rivolgersi rappresentano le vere armi di prevenzione del disagio scolastico, verso una maggiore realizzazione formativa e personale.
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.