La delusione delle aspettative si genera spesso da una illusione di partenza.
La persona anticipa mentalmente, in modo inconsapevole, ciò che sarà o meglio che potrebbe essere, prefigurandosi in positivo uno scenario.
Si carica quindi emotivamente, e più passa il tempo e ci si avvicina all’evento, più la tensione sale.
Nel momento in cui si arriva al momento atteso, nel 90% dei casi, l’aspettativa iniziale, si trasforma in delusione poiché gli eventi non vanno mai come ce li siamo prefigurati. Si crea quindi un picco, successivamente al quale c’è il crollo. Facciamo un esempio pratico: tu e il tuo partner avete trascorso entrambi un’intensa giornata di lavoro, senza esservi né visti né sentiti; nella mente dell’altro ci può essere l’aspettativa che, al rientro, passiate una serata romantica insieme per recuperare il tempo perso…e invece tu, dopo aver cenato velocemente, decidi di andarti a coricare, scatenando, senza volerlo, l’irritazione del compagno/a deluso.
L’intensità della delusione dipende da due fattori, ovvero dall’importanza di ciò che viene atteso e dal tempo che si passa ad attendere.
Di seguito uno schema che spiega come si svolge il processo di: Illusione – Delusione.
Quando si attiva questo schema, possiamo dire che la persona si trova in uno stato di coinvolgimento emotivo.
Lo stratagemma che si attiva spontaneamente nella nostra mente è quello del “partire prima, per arrivare dopo”.
Per evitare di rimanere delusi, è fondamentale utilizzare un approccio iniziale differente, che punti ad evitare che si crei la forte attesa che finisce per generare il crollo.
Il migliore approccio, che ho avuto modo di testare nella mia esperienza clinica, è quello di assumere un atteggiamento da “scettico”, ponendosi nelle diverse situazioni con il pensiero preventivo del “non credo, se non vedo”, che è differente da quello pessimistico del “sicuramente non accadrà o andrà male”.
Essere scettici fin dal principio può rappresentare una strategia che può essere applicata in ogni campo (in amore, nelle relazioni, nel lavoro, etc.), per evitare il rischio di incappare nella delusione. Come San Tommaso che non credeva se prima non vedeva, così chi si pone con l’atteggiamento da scettico dubita che il pensiero di ciò che si aspetta sia reale fino a quando non lo percepisce con i propri sensi.
Tornando all’esempio precedente, il partner, per non rimanere deluso dal comportamento del compagno, dovrebbe assumere una posizione da scettico. In questo modo, se il compagno tornando da lavoro farà qualche gesto carino, allora l’entusiasmo salirà, viceversa, se non avverrà nulla, non ci resterà male. Basarsi quindi sui fatti, piuttosto che su ciò che ci si aspetta, cercando di fare le proprie valutazioni alla fine, piuttosto che prima che si verifichi la situazione.
Lo stratagemma che sta dietro è quello del “partire dopo, per arrivare prima”.
Partendo da un atteggiamento scettico, sono due le possibili situazioni che possono venirsi a creare:
Utilizzare un atteggiamento da scettici, aiuterà a rimanere emotivamente distaccati dalle situazioni che ci mettono sotto pressione, facendocele godere per quello che effettivamente sono.
Provate a mettere in pratica questo approccio e fatemi sapere come è andata lasciando un commento nello spazio che trovate qui di seguito.
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