Come si trasformerebbero le tue relazioni se diventassi un miglior ascoltatore?
Conosci una persona che ti ascolta sempre con grande attenzione quando le racconti di te? Se si, sono sicura che tu ti senta molto bene in sua compagnia. Cosa proviamo, invece, quando non ci sentiamo ascoltati fino in fondo? Disagio, rabbia, delusione. Non ci sentiamo amati, accolti, riconosciuti. Allo stesso modo, possiamo essere noi a ferire una persona cara quando non la ascoltiamo con attenzione e presenza.
L’ascolto efficace è fondamentale per la relazione
“Quando l’ascolto diventa impossibile, la relazione muore”, afferma con decisione Piero Ferrucci.
Nella vita di tutti i giorni non ci soffermiamo molto sull’ascolto, che è invece un ingrediente fondamentale per delle buone relazioni con gli altri. L’interessamento dell’altro viene dato per scontato, mentre raramente ci chiediamo di noi stessi se siamo buoni ascoltatori oppure no. Pensiamo di essere dotati di questa capacità, o al contrario di non averla ricevuta in dono e crediamo che, nel secondo caso, ci sia poco da fare.
La nostra società, con gli stili di vita che impone, non aiuta: ci toglie il tempo, il silenzio, la quiete, la disponibilità all’altro, la gioia della condivisione. E l’ascolto si nutre di questi elementi.
Ascoltare, quindi, non è compito facile, soprattutto per alcuni di noi. Ma c’è una bella notizia: possiamo fare molto per diventare migliori ascoltatori, e una volta che avremo iniziato a porvi più attenzione, osserveremo grandi trasformazioni nelle nostre relazioni. L’ascolto ha un potere trasformativo, sia per chi ascolta sia per chi viene ascoltato.
9 step dell’ascolto efficace
Ecco alcuni suggerimenti che ho raccolto nel tempo e ho trovato utili nella mia esperienza:
Il primo passo per diventare un abile ascoltatore è ricordare quanto tieni alla persona che ti sta parlando. L’ascolto attivo è un atto d’amore. Pensa alla sua felicità e sarai più paziente. Pensa alla sua felicità e sarai anche tu più felice. Ascolta come se fosse l’unica persona al mondo o la più importante per te in quel momento.
Offri la tua vuota presenza: sii totalmente disponibile, allontana i pensieri dalla mente, non dedicarti ad altro mentre la persona ti parla. Rimanda a dopo quello che può essere rimandato e lascia fuori quello che non serve. Immaginati come un contenitore (vuoto, appunto) e lasciati riempire dalle parole dell’altro.
Ascolta come se non avessi un’agenda: l’orologio può essere un grande nemico dell’ascolto. Scegli di dedicare quel tempo all’altra persona, fossero anche 10 minuti, senza guardare l’ora, senza pensare a cosa devi fare dopo. Spesso lo facciamo per abitudine e non per reale necessità.
Riporta l’attenzione: pur facendo del nostro meglio, capiterà che un pensiero attraversi la nostra mente e faccia deviare l’attenzione. Quando succede, riporta dolcemente l’attenzione alla persona che ti parla. Puoi anche condividere con lei quel pensiero e chiederle, scusandoti, di ripetere le frasi perse. Questo tuo gesto sarà apprezzato e rafforzerà il vostro legame.
Ascolta senza giudizio, non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Così, permetterai all’altro di esprimersi in piena libertà e tu imparerai molto. Il giudizio è come una barriera tra noi e gli altri. Per un contatto autentico col mondo, sforziamoci di metterlo da parte.
Lascia che la persona finisca la sua storia, senza interruzioni: è facile, con persone che conosciamo molto bene, avere la tentazione di entrare nel loro discorso, finire la loro frase, portare a esempio qualcosa di simile successo a noi. Quando ti viene di farlo, fai un passo indietro. Per quello ci sarà tempo dopo. Prima, permetti loro di essere al centro e di dire tutto quello che hanno bisogno di dire.
Osserva attentamente cosa succede nella tua mente mentre ascolti. Quali pensieri ed emozioni affiorano in te? Le emozioni sono strumenti conoscitivi fondamentali. Ti informano su come guardi. Ti parlano di te. Così, l’altro ci fa da specchio e ci aiuta a guardare dentro noi stessi.
Ascolta semplicemente: talvolta capita di sentirsi a disagio quando qualcuno inizia a parlarci di sé, perché diamo per scontato che voglia da noi una soluzione ai suoi problemi. Questo succede soprattutto tra uomo e donna. Ma non è detto. Può, infatti, capitare che ci sia solo il bisogno di sfogarsi (questo, di solito, è il caso di noi donne). Il semplice ascolto ha un grande potere curativo e chi ci parla potrebbe desiderare solo questo da noi.
Chiedi il permesso di dare un consiglio. Puoi chiarire eventuali dubbi chiedendo, ad esempio: Vuoi la mia opinione o preferisci che ti ascolti? Questa domanda, inoltre, fa miracoli quando si vuole entrare in relazione con bambini e adolescenti. Quando hai il permesso, hai molte più possibilità di essere ascoltato.
Come ci sentiremmo se le nostre parole venissero accolte così? Chiediamocelo!
L’ascolto efficace è il dono più grande che possiamo offrire alle persone che amiamo.
E voi, che cosa fate per essere buoni ascoltatori? Per condividere i vostri suggerimenti, lasciate un commento!
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