Gestire la classe: un problema di molti insegnanti
Durante un colloquio tenutosi nello sportello di ascolto in una scuola primaria, un’insegnante di terza mi ha reso partecipe delle grandi difficoltà incontrate nel lavoro quotidiano: “Trovo difficile gestirli, solo per farli stare calmi e in silenzio ci vuole un’ora e alla fine sono così stanca che mi passa la voglia di mettermi a spiegare per tutta un’ora. Io non lo faccio mai vedere e ai bambini non dico mai che sono troppo stanca, ma sento che non riesco a tenerli tutti sotto controllo.”
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Molto spesso si tende a fraintendere il concetto di “gestione” con quello di “disciplina“. Gestire la classe significa “creare, mantenere e ripristinare le condizioni che favoriscono l’apprendimento“; dunque qualcosa di più complesso del semplice mantenere il silenzio, l’ordine e la compostezza, i quali non sono necessariamente indice di una classe partecipe.
La gestione della classe è un concetto legato a delle forme di insegnamento e apprendimento più attive, partecipate e meno direttive: l’obiettivo è predisporre all’apprendimento e lavorare con il gruppo classe sfruttandone il potenziale.
Alcuni degli elementi che gli studi ci forniscono fanno riferimento ad aspetti relazionali, motivazionali ed organizzativi:
Quelli elencati sono fra gli accorgimenti ritenuti più utili per una gestione realmente efficace del gruppo classe, ovvero per la creazione di un ambiente formativo stimolante, fatto di studenti attivi e partecipi e di un insegnante meno demotivato e più soddisfatto.
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