Quando si parla di relazioni tossiche si fa riferimento a quelle relazioni caratterizzate da comportamenti manipolatori che creano nell’altro sentimenti di frustrazione e insicurezza.
Diverse le modalità attraverso cui un partner può adottare la manipolazione psicologica; qui di seguito ne approfondirò una in particolare, il gaslighting.
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Per definire il gaslighting occorre far riferimento a una pièce teatrale di Patrick Hamilton e al suo adattamento cinematografico: “Gas Light”, ovvero il titolo del film del 1994 che mette in rilievo la storia di una donna che viene poco alla volta manipolata dal marito fino al punto di farle credere di essere pazza.
In questa storia il marito mette in atto delle azioni precise per convincerla di questo: cambia, per esempio, il posto degli oggetti della casa, abbassa il gas, le luci.
Come si evince da quanto detto, siamo in presenza di una vera e propria violenza psicologica, infatti con il termine gaslighting ci riferiamo proprio ad un insieme di comportamenti agiti da un manipolatore, il gaslighter nei confronti di una persona, la sua vittima, con lo scopo di farle perdere la fiducia in se stessa.
Parliamo, dunque, di una violenza persistente che punta ad annullare l’altro caratterizzata da tre fasi:
Il gaslighter ha come obiettivo, quindi, quello di convincere la vittima di essere sbagliata, quindi di annullarla, di annullare la sua autonomia e la sua capacità di credere in se stessa.
Per fare questo prova a calcolare e a prevedere le sue reazioni, colpendo i suoi punti deboli così da minare ogni sua certezza e sicurezza.
Esistono tre tipologie di gaslighter:
Di seguito alcune frasi tipiche del gaslighter, ma prima è bene sapere che questo tipo di manipolazione, oltre ad essere presente nelle relazioni di coppia, si può ritrovare anche in famiglia, nelle relazioni amicali e nelle situazioni di lavoro tossico.
Una madre può quindi disapprovare in modo costante il proprio figlio fino a creargli dubbi sulla propria persona, così come una partner può far sentire sbagliato l’altro, etc.
Ecco alcuni esempi specifici:
Il manipolatore può, dunque, pronunciare queste frasi con lo scopo di mettere il partner in imbarazzo e farlo dubitare di sé. In questo modo è più facile che la vittima rimanga nella relazione.
Dagli esempi fatti è lampante che siamo in presenza di una persona che non sa ascoltare e che manca di empatia e che ha come scopo quello di disorientare l’altro, ignorando i suoi bisogni e i suoi sentimenti.
Ma qual è la vittima ideale del gaslighter?
Sicuramente quella definita una “buona persona”, sensibile e che mostra delle caratteristiche ben precise come:
Ma quali conseguenze si possono manifestare nella vittima che cade in questo gioco manipolatorio?
E’ necessario fare attenzione ad alcuni segnali:
Conoscere questi segnali è sicuramente il modo migliore per capire quando vengono agiti e per provare a uscire dal circolo vizioso dell’abuso narcisistico.
Una volta riconosciuti, cercate il modo di uscire dalla relazione e se serve chiedete aiuto ad un professionista psicologo psicoterapeuta affinché vi aiuti a ricostruire l’autostima e la fiducia in voi stessi, entrambe, mlto probabilmente, andate perse.
D’altronde per staccarsi da un amore tossico c’è bisogno di ritrovare l’amor proprio.
Come afferma la dott.ssa Pamela Busonero, “spesso tendiamo a mettere le nostre esigenze in secondo piano per compiacere gli altri, pensando di essere egoisti se ci soffermiamo su noi stessi, ma assecondare i nostri bisogni, nel rispetto dell’altro, è il primo passo per cominciare ad amarci. Quindi evitiamo di lasciare la nostra felicità in mano ad altre persone”.
Come può una vittima di Gaslighting liberarsi dal suo manipolatore e uscire da questo circolo vizioso?
Sicuramente il primo passo consiste nel riconoscere di essere vittima di una relazione tossica e spesso per fare questo è necessario l’aiuto di un terapeuta.
È importante circondarsi di persone amiche che riescano ad aprirci gli occhi e ci aiutino a ritrovare la sicurezza in noi.
Infine piano piano bisogna allontanarsi, comunicando sempre più meno ciò che vi riguarda. intendo i vostri piani, le vostre future decisioni, etc. Dovete iniziare a distaccarvi emotivamente e come credo già sappiate, se non siete emotivamente prese da qualcuno, difficilmente gli raccontate le vostre giornate o le vostre intenzioni future.
Ricordate infatti che il Gaslighter è prima di tutto un controller e per questo cercherà in tutti i modi di controllare la vostra vita, mettendovi i bastoni fra le ruote, cosicché possiate avere solo lui come punto di riferimento.
Evitate quindi i contatti e riducete la comunicazione delle cose importanti, per quanto potete, poiché potrebbe risucchiarvi nuovamente con parole e promesse.
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