Dipendenza da gioco: cos’è, come si manifesta e come affrontarla.
Quando si parla di dipendenza, sicuramente si fa riferimento ad una situazione patologica che va affrontata e non minimizzata.
Qui di seguito parleremo di una specifica forma di dipendenza, quella da gioco: sono tante le persone che ne soffrono e che vorrebbero uscirne per riprendere a vivere serenamente.
Pensate che solo in Italia questo fenomeno nel 2015 era già inarrestabile: da un articolo si evince come ci fossero ben 900 mila persone affette da Gioco d’Azzardo Patologico.
Ma in cosa consiste questa dipendenza e cosa bisogna fare per affrontarla?
Proviamo a sviscerare meglio l’argomento nei prossimi paragrafi
Indice dei contenuti
Sarà capitato a tutti voi, almeno una volta nella vita, di andare dal tabaccaio e vedere qualcuno con in mano un gratta e vinci o giocare alla macchinette.
O magari è capitato proprio a voi di fare questo: certo, se messi in atto questo in modo sporadico, non c’è nulla di male.
Possiamo parlare invece di dipendenza dal gioco se si manifestano specifici sintomi e comportamenti in uno specifico arco di tempo.
Cerchiamo ora di definire meglio cos’è la dipendenza dal gioco.
La ludopatia è una situazione patologica che si manifesta col desiderio irrefrenabile di giocare, anche scommettendo grandi somme di denaro.
La persona tende a mettere in atto questi comportamenti che gli danno eccitazione ed è proprio in virtù di questa che continua a scommettere. Ciò, a lungo andare, produce delle conseguenze spiacevoli sulla vita della persona e di chi gli sta vicino.
Questa dipendenza è conosciuta anche sotto il nome di ludomania o ludopatia e rientra nell’ultima versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), tra le dipendenze da sostanze.
Chi diventa dipendente dal gioco e quindi investe somme di denaro sempre più ingenti si ritroverà a spendere sempre più tempo, oltre che soldi, per recuperare le perdite e poi per vincere eventualmente.
Nel giocatore dunque si manifestano quelle che sono poi le vere e proprie caratteristiche di una dipendenza, i cosiddetti sintomi, che vedremo successi
Focalizziamoci ora sulle fasi attraverso le quali si costruisce questo tipo di dipendenza: a tal proposito si è espresso lo studioso Custer, il quale nel 1982 ha messo a punto un modello delle fasi che il giocatore dipendente si ritrova ad attraversare.
Vediamole qui di seguito.
Dopo aver visto le varie fasi della dipendenza, chiediamoci: perché si diventa dipendenti dal gioco?
Sicuramente ancora oggi i ricercatori non sanno bene cosa possa esserci alla base di questa dipendenza, ma sono concordi nell’affermare che più fattori giochino un ruolo importante in questo senso.
Fattori biologici, per esempio: alcuni studi hanno rilevato che nei giocatori d’azzardo patologici il livello di noradrenalina è inferiore rispetto a chi gioca in modo occasionale.
La noradrenalina è un neurotrasmettitore che produciamo quando viviamo una situazione di stress o di pericolo.
Anche l’ambiente ha il suo ruolo in questo senso: per ambiente s’intende la cultura di un paese, il ceto, i messaggi che veicolano i mass media.
A tal proposito possiamo fare riferimento a quanto successo un po’ di anni fa nel Regno Unito: dopo che è stato reso legale pubblicizzare per tv o per radio i siti di scommesse, il numero di chi gioca è aumentato notevolmente.
Sicuramente bisogna prendere in considerazione anche altri fattori: chi, per esempio, soffre di altri disturbi ha più probabilità di soffrire di questo genere di dipendenza.
Prendiamo per esempio chi soffre di un disturbo dell’umore.
Tra gli altri fattori di rischio abbiamo sicuramente la giovane età, il sesso di appartenenza, ovvero maschile (circa il 70% delle persone con comportamenti a rischio di dipendenza o già dipendenti sono uomini), l’assunzione di alcuni farmaci e la voglia di evadere.
Sì, perché vi sono proprio delle cause psicologiche: spesso chi gioca lo fa per fuggire dalle incombenze della vita e ritrovare, anche se in modo illusorio, un certo senso di libertà.
O per gestire le proprie emozioni o ancora per uscire da una routine che non dà brividi.
Si può essere più predisposti a giocare in periodi di grande stress o difficoltà a livello lavorativo o anche familiare.
Quindi in caso di divorzio o lutto.
In queste specifiche situazioni il gioco acquista un valore simbolico ovvero è considerato come quella forma di compensazione all’insoddisfazione che si sperimenta o alle varie preoccupazioni che si nutrono.
Una via di fuga che però, in realtà, diventa una vera prigione.
Ora veniamo alla domanda successiva: come si manifesta questa dipendenza?
Tra i sintomi manifestati da questi individui abbiamo:
Il DSM-5 (2013) ha identificato i seguenti sintomi e almeno 4 sono necessari per poter parlare di dipendenza da gioco e quindi per fare la sua diagnosi.
Ricordiamo che devono persistere per più di 12 mesi.
Tra questi abbiamo:
Se parliamo di sintomi non possiamo non suddividerli in delle categorie: sintomi psichici, fisici e sociali.
Tra quelli psichici abbiamo:
Tra quelli fisici abbiamo:
Tra quelli sociali:
Ed infatti la dipendenza dal gioco può portare la persona a:
Come avete avuto modo di constatare, si possono avere diverse conseguenze se si parla di dipendenza dal gioco ed è proprio per questo che è necessario chiedere aiuto ad un esperto, soprattutto quando ci si rende conto che tale dipendenza sta interferendo nella nostra vita interpersonale, lavorativa e che assorbe la maggior parte delle nostre energie.
Guarire da questa è davvero possibile: rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta infatti significa darsi la possibilità di comprendere che siamo affetti da un vero e proprio disturbo, al fine di recuperare e riprendere in mano la nostra vita.
Nei casi più gravi il trattamento per la dipendenza da gioco prevede un’integrazione tra un percorso psicologico e uno farmacologico.
Per quanto riguarda i percorsi psicologici, due approcci specialistici risultano essere davvero efficaci: quella breve-strategico e la cognitivo-comportamentale.
Grazie a questi si cerca di insegnare al soggetto dipendente le caratteristiche della dipendenza e cosa occorre fare per gestire il desiderio del gioco.
Tra i suggerimenti che possiamo seguire durante la terapia vi sono:
Come abbiamo detto, la dipendenza dal gioco è una situazione patologica che si manifesta, come le altre dipendenze, attraverso specifici comportamenti e sintomi.
Le ragioni che spingono una persona a giocare, come abbiamo visto, possono essere diverse.
In tal senso abbiamo messo in rilievo come giocare in alcune situazioni, significhi evadere, fuggire e rischiare.
Ma alla fine il risultato è solo uno: si resta imprigionati nel proprio desiderio che diventa incontrollabile e che può portare a delle spiacevoli conseguenze.
Per questo è importante capire che in questi casi è fondamentale farsi seguire da un esperto, prima che il gioco diventi l’unico pensiero fisso.
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