Le implicazioni psicologiche nel parto cesareo
3 Settembre 2013Convenzione con Università eCampus
11 Settembre 2013Se cominciassimo a chiedere in giro cos’è che le persone aspirano nella vita, probabilmente molte di esse ci risponderebbero che vorrebbero sentirsi realizzate.
L’autorealizzazione consiste in pratica nell’essere soddisfatti di se stessi e poter sviluppare le proprie potenzialità. Ma facciamo un passo indietro, prima di autorealizzarci dobbiamo aver soddisfatto i bisogni più primari. Abraham Maslow famoso psicologo statunitense, propose una piramide dei bisogni che si muove dai bisogni biologici fondamentali verso motivazioni psicologiche più complesse, che però diventano importanti solo dopo che i bisogni fondamentali sono stati soddisfatti. I bisogni di un livello devono essere soddisfatti, almeno in parte, prima che quelli del livello successivo diventino determinanti per l’azione. Soltanto quando si possono soddisfare i bisogni fondamentali l’individuo avrà facilmente tempo ed energia per dedicarsi agli interessi intellettuali. La motivazione più elevata, l’autorealizzazione, può venire soddisfatta solo dopo che tutti gli atri bisogni sono stati soddisfatti.
Indice contenuti
Le caratteristiche degli autorealizzatori
Maslow, decise di studiare gli autorealizzatori, uomini e donne che avevano fatto un uso eccezionale delle loro potenzialità. Cominciò a studiare uomini e donne illustri come Spinoza, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln, Albert Einstein, Eleonor Roosevelt.
In questo modo egli fu in grado di creare un quadro completo di una persona autorealizzata.
- percepiscono la realtà in modo efficiente e sono in grado di tollerare l’incertezza
- accettano se stessi e gli altri per quello che sono
- sono spontanei nei pensieri e nei comportamenti
- si concentrano sul problema piuttosto che su stessi
- hanno un buon senso dell’umorismo
- sono altamente creativi
- sono refrattari all’incalanamento culturale anche se non intenzionalmente non convenzionali
- sono interessati al benessere della umanità
- capaci di apprezzare profondamente le esperienze fondamentali della vita
- creano rapporti profondi interpersonali con poche persone, piuttosto che con molte
Maslow estese poi il suo studio ad una popolazione di studenti universitari. Una volta selezionati gli studenti che corrispondevano alla sua definizione di autorealizzatori, Maslow scoprì che questo gruppo apparteneva all’1% più sano della popolazione; questi studenti non mostravano segni di disadattamento ed utilizzavano con efficacia il loro talenti e capacità.
Come autorealizzarsi
Molte persone vivono momenti transitori di autorealizzazione, che Maslow chiamava esperienze culminanti. Un’esperienza culminante consiste nel sentirsi felici e realizzati, uno stato di perfezione e di raggiungimento temporaneo degli obbiettivi, uno stato in cui non si lotta per raggiungere qualcosa ed in cui non ci si concentra su stessi. Le esperienze culminanti possono vericarsi con intensità diverse ad in diversi contesti: nelle attività creative, nel contatto con la natura, nei rapporti intimi con gli altri, nell’esperienza come genitori, nelle percezioni estetiche o nella partecipazioni ad attività atletiche.
Dopo aver chiesto a molti studenti universitari di descrivere qualsiasi esperienza che si avvicinasse ad un’esperienza culminante, Maslow ha tentato di sintetizzare le loro risposte: essi parlavano di interezza, perfezione, vivacità, unicità, naturalezza, autosufficienza e dei valori di bellezza, bontà e verità.
Ma quali sono i comportamenti che possiamo attuare per autorealizzarci? Maslow ne descrisse alcuni che secondo lui, potevano portare all’autorealizzazione:
- vivere la vita come farebbe un bambino, completamente assorbiti e concentrati
- provare qualcosa di nuovo piuttosto di fossilizzarsi in qualcosa di sicuro
- ascoltare
- ascoltare le proprie sensazioni quando si valutano le esperienze, piuttosto che le voci della tradizione, dell’autorità, o della maggioranza
- essere onesti
- evitare le finzioni o il “simulare dei ruoli”
- essere pronto a diventare impopolare se il tuo punto di vista non coincide con quello dei più
- assumersi le responsabilità
- lavorare sodo a qualsiasi cosa si decida di fare
- cercare di identificare le proprie difese, ed avere il coraggio di rinunciarvi.
Approfondimenti
Atkinson R., Smith E., Bem D.,(1996) Hilgard’s Introduzione alla Psicologia. Piccin Editori
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