
Sensation Seeking nel Narcisismo: ricercare forti emozioni per sentirsi vivi
18 Aprile 2025Anticipare i bisogni significa dire:
Ti amo perché indovini ciò che non riesco a dire.
All’inizio di una relazione tutto sembra scorrere come un fiume che conosce il suo letto. Ci si anticipa, ci si sorprende, ci si prende cura l’uno dell’altro in modo quasi magico. L’altro ha sete? Eccoci con un bicchiere d’acqua. L’altro ha bisogno di silenzio? Nessun problema, ci si trasforma in carezze silenziose. Questo incanto ha un nome: anticipazione dei bisogni. Ed è una delle droghe più potenti dell’innamoramento.
Tuttavia, come ogni droga, ha un effetto collaterale: la dipendenza.
Quando l’anticipazione dei bisogni viene data per scontata, inizia il lento declino. Ci si aspetta che l’altro continui a leggere tra le righe, a decifrare silenzi, a intuire bisogni non espressi. E quando ciò non accade, ecco che subentra il meccanismo illusione-delusione delle aspettative.
Le tentate soluzioni disfunzionali dell’anticipare i bisogni
- Aspettarsi che il partner anticipi costantemente i nostri bisogni senza esprimerli.
- Interpretare la mancata anticipazione come mancanza d’amore.
- Reagire con delusione, silenzio o recriminazione.
Questo schema genera un circolo vizioso:
Più mi aspetto che l’altro mi legga nel pensiero, più resto delus* quando non lo fa.
Più mi chiudo nella delusione, meno l’altr* ha strumenti per capire ciò di cui ho bisogno.
La trappola della lettura del pensiero
Anticipare i bisogni non significa essere sensitivi. Potremmo affermare strategicamente che è più utile comunicare bene un bisogno che sperare che venga indovinato.
Chi vuole essere indovinato mette il partner in una trappola:
Se ci riesce, bene; se fallisce, paga la colpa dell’invisibile.
In questo senso, l’anticipazione dei bisogni si trasforma da atto d’amore a test implicito.
Un test che, nella maggior parte dei casi, viene fallito. Perché la realtà è semplice:
Nessuno può sapere cosa desideriamo, se non lo diciamo.
E se non lo diciamo, allora desideriamo essere delusi?
Le dinamiche psicologiche del bisogno
Ogni relazione sana si fonda sulla soddisfazione reciproca dei bisogni. Ma questa soddisfazione non è un atto magico.
Richiede due elementi:
- Espressione chiara del bisogno
- Accoglienza attiva da parte del partner
Quando questi due elementi coesistono, allora la coppia evolve. Quando uno dei due manca, si cade nel conflitto o nella frustrazione silenziosa.
L’amore adulto non è una gara a chi indovina per primo, ma una danza in cui ci si prende il tempo di ascoltarsi, di chiedere, di confermare.
Strategie risolutive efficaci
Ecco tre strategie concrete per trasformare l’anticipazione in uno strumento relazionale funzionale e non in una trappola:
1. L’anticipazione condivisa
Paradossale? Forse. Ma funziona. Invece di aspettarti che il tuo partner indovini, aiutalo a prevedere. Come? Condividendo le tue abitudini, le tue reazioni tipiche, i tuoi desideri. Se ogni sera, dopo il lavoro, hai bisogno di decomprimere in silenzio, dillo. Così, con il tempo, il partner potrà anticipare i bisogni, non per magia, ma per conoscenza.
2. La pratica dell’empatia dichiarata
“Mi rendo conto che oggi hai avuto una giornata difficile. Posso fare qualcosa per te?”. Questo semplice gesto non è anticipazione telepatica, ma empatia attiva. Allena il partner (e te stess*) a usare frasi che mostrino presenza emotiva. L’empatia non deve essere intuita: si può dire, si può praticare.
3. Il disinnesco del test segreto
Se ti scopri a pensare “vediamo se mi capisce davvero”, sei dentro un test. Fermati. Chiediti: “Sto cercando conferme o sto cercando comunicazione?”. In quel momento, scegli la comunicazione. Esprimi ciò di cui hai bisogno, non per mendicare attenzione, ma per costruire alleanza.
In sintesi, anticipare i bisogni del partner può essere un dono prezioso, ma solo se basato sulla conoscenza, non sull’intuizione forzata.
In amore, è più utile imparare a parlare che sperare di essere letti.
Come diceva Paul Watzlawick:
“La chiave per uscire da un labirinto è non cercare la via d’uscita,
ma smettere di costruire muri invisibili.”
Bibliografia
- Algeri, D., Guarasci, V., Lauri, S. (2022). La coppia Strategica. Epc.
- Chapman, G. (2008). I cinque linguaggi dell’amore. Come dire «ti amo» alla persona amata. Elledici.
- Nardone, G. (2019). Emozioni, istruzioni per l’uso. Ponte alle Grazie.
- Watzlawick, P. (1978). La realtà della realtà, Astrolabio.
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