Famiglia felice
Passaggio da coppia a famiglia: cosa cambia e come uscirne vivi.
Creare una famiglia quando si è una coppia e quindi mettere al mondo un figlio, significa affrontare diverse fasi di transizione, che arrivano ad alterarne la stabilità fisica ed emotiva.
Una di queste è sicuramente la fase che vede il passaggio “dalla coppia alla famiglia”, che si inaugura con la nascita di un figlio. Tale cambiamento genera, infatti, anche nelle coppie apparentemente più stabili grandi scombussolamenti, poiché subentra un terzo individuo che stravolge gli equilibri e le funzioni di ogni soggetto.
Ma partiamo subito dalle basi: cosa significa essere genitore? Cosa comporta?
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Fava Vizziello (2003) definisce la genitorialità come:
“Una funzione processuale autonoma, risultato dell’interazione fantasmatica e reale tra quel figlio e quel genitore (Stern, 1993), diversa in ogni momento della vita, seppur con una sua stabilità di fondo. Essa svolge una funzione relazionale, contestuale e storica, e preesistente alla nascita di un figlio. Infatti la genitorialità ha a che fare non solo con l’osservazione della relazione che il genitore ha costruito con il figlio, ma anche con l’infanzia del genitore stesso e con le influenze tra le generazioni”.
Da quanto riportato si riesce subito a comprendere l’importanza di tale funzione, che è fondamentale e presenta delle peculiari caratteristiche.
La genitorialità presuppone innanzitutto la funzione di cura dei figli e di risposta adeguata ai loro bisogni, che risultano diversi nelle varie fasi dello sviluppo.
Da quanto detto si evince come dunque sia necessario che il genitore riesca a modificare il proprio stile genitoriale in base alle continue modifiche dei bisogni del bambino.
La seconda caratteristica della genitorialità riguarda il fatto che essa concorre alla formazione di una specie di “spazio psichico” che si forma nel soggetto sin dall’infanzia, quando osserva e interiorizza i comportamenti, i desideri e gli stili del proprio genitore, e che si attiva proprio quando sarà lui stesso a dover affrontare tale ruolo.
Quando si scegli di creare una famiglia, infatti, si attiva subito tale spazio psichico e l’associazione alla propria esperienza di figlio: si analizza com’è stata tale esperienza, come il proprio genitore si è comportato e il buono proposito di “essere migliore rispetto al proprio genitore”.
In realtà, come afferma anche la teoria dell’Attaccamento di Bowlby, le proprie esperienze, sin dall’infanzia, sono interiorizzate in dei Modelli Operativi Interni (MOI) che il soggetto tenderà, inevitabilmente, a riproporre nelle sue relazioni affettive fondamentali, come quella col proprio partner e con il proprio figlio.
Quindi, come accennato, l’essere genitori, anche prima della nascita stessa del figlio, attiva nell’individuo un insieme di modelli, ricordi, pensieri ed esperienze personali che mettono già alla prova il futuro genitore.
Ma come si trasforma la coppia con la nascita di un figlio?
È inevitabile: una coppia, con l’arrivo di un figlio, cambia, evolve o si ferma.
Oltre alle difficoltà che ogni singolo partner deve vivere e affrontare, sono presenti problematiche sperimentate a livello di coppia, poiché si passa dall’essere in due ad essere in tre.
Ciò rappresenta sicuramente un momento di gioia, soprattutto se programmato e desiderato dalla coppia, ma può comportare anche tantissime difficoltà: per formare una famiglia, la coppia deve infatti ridefinire nuovi equilibri.
Ciò può mettere a dura prova la coppia, fino a determinarne la fine o al contrario a crearne una maggiore solidità.
Diverse ricerche dimostrano come circa l’83% dei nuovi genitori ha attraversato una crisi (moderata o grave) propria a causa del passaggio alla genitorialità.
Ma quali sono, nello specifico, le difficoltà che la coppia vive con la nascita di un figlio?
Vediamole qui di seguito.
Arrivati a questo punto, una volta comprese le difficoltà legato a questo passaggio, proviamo a capire in che modo affrontarle.
Ecco alcuni consigli che potrebbero fare al caso vostro.
Quando si sta per diventare “genitori”, entrambi i partner si creano delle aspettative e delle fantasie rispetto a che genitori saranno e a come sarà avere un figlio.
Ogni partner dunque matura delle incertezze, dei dubbi e delle paure.
Molto utile, a tal proposito, è condividere tutto ciò con il proprio partner, piuttosto che tenere tutto dentro, questo potrebbe aiutare nel rafforzare il legame di coppia.
Di che test si tratta? Voi e il vostro partner dovete, in pratica, identificare e scrivere, individualmente, i primi cinque problemi rispetto a tale fase di transizione.
Successivamente confrontateli: in questo modo, riuscirete a capire quali sono i problemi comuni e quelli differenti e cogliere l’occasione per parlarne.
Fondamentale per ogni coppia è la comunicazione e ciò diviene ancor più importante dopo la nascita di un figlio, proprio perché entrambi i partner si ritrovano ad affrontare una situazione nuova.
Può essere utile dunque dedicare del tempo per comunicare, raccontandosi per esempio come è andata la giornata, sentire cosa ha da dire il proprio partner e condividere la quotidianità.
Evitate di lasciare che la cura di vostro figlio occupi tutta la vostra giornata.
Comunicate. E fatelo bene.
Non perdete di vista voi stessi. Se non state bene voi, come potrete essere d’aiuto al vostro bambino?
Chiedete al vostro partner di lasciarvi un pò di tempo libero per recuperare le energie.
Diventare genitori è bellissimo, ma il passaggio che porta a creare una famiglia è un momento molto delicato e l’abbiamo ampiamente visto.
Esserne consapevoli è fondamentale, poichè in questo modo potrete riuscire a gestire al meglio questa fase, per voi stessi, ma soprattutto per vostro figlio.
Nessuno dice che è facile, ma vale la pena provarci e riuscirci!
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