Milano Psicologo - Davide Algeri LogoMilano Psicologo - Davide Algeri LogoMilano Psicologo - Davide Algeri LogoMilano Psicologo - Davide Algeri Logo
  • HOME
  • CHI SONO
    • MI PRESENTO
    • PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
    • DICONO DI ME
      • LEGGI LE TESTIMONIANZE
      • SCRIVI UNA RECENSIONE
    • STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA PRATICA BREVE
    • RASSEGNA STAMPA
      • INTERVISTE SU TESTATE ONLINE
      • INTERVISTE SU QUOTIDIANI
      • INTERVENTI RADIOFONICI E TELEVISIVI
    • CONVENZIONI
    • I MIEI PROGETTI
    • CODICE DEONTOLOGICO PSICOLOGI
    • RETE PSICOLOGI ITALIANI
  • PROBLEMI TRATTATI
    • ANSIA E PANICO
    • ABUSO NARCISISTICO E NARCISISMO
    • BASSA AUTOSTIMA
    • PROBLEMI DI COPPIA
    • DISFUNZIONI SESSUALI
    • DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
    • DISTURBI ALIMENTARI
    • STRESS SUL LAVORO E BURNOUT
    • TRAUMA E PTSD
    • DOLORE E PERDITA
    • DEPRESSIONE
    • DIPENDENZE
  • SERVIZI
    • CONSULENZA PSICOLOGICA
    • PSICOTERAPIA BREVE STRATEGICA
    • PSICOTERAPIA EVOLUTIVA
    • TERAPIA DI COPPIA
    • TERAPIA DI COPPIA OMOSESSUALE
    • CONSULENZA SESSUOLOGICA
    • CONSULENZA PSICOLOGICA ONLINE
  • CORSI
    • ACCEDI
  • LIBRI
  • RISORSE
    • TEST GRATUITI
    • E-BOOK FREE
    • LETTURE CONSIGLIATE
    • PODCAST
    • PUNTI DI DOMANDA
    • GLOSSARIO DI PSICOLOGIA
    • DETRARRE LA PSICOTERAPIA
    • SOFTWARE GRATUITO PSICOLOGI
    • SERVIZI SUL TERRITORIO
  • CONTATTI
  • BLOG
  • Psicologo Psicoterapeuta a Milano – Davide Algeri: MI PRESENTO
  • Problemi Trattati
  • PSICOTERAPIA BREVE
  • CONTATTI: prenota un primo appuntamento
  • Cookie Policy (UE)
✕
  • Home
  • Psicologia Pratica
  • Terza età
  • Alzheimer: vissuti psicologici e aspetti psicodinamici (I PARTE)
Alzheimer: la diagnosi
27 Agosto 2010
consulenze-via-email
Consulenze via mail di Psicologo Milano
27 Agosto 2010

Alzheimer: vissuti psicologici e aspetti psicodinamici (I PARTE)

Scritto da Dr.ssa Simona Lauri il 27 Agosto 2010
Categorie
  • Terza età
Tags

demenza-di-alzheimer

Ogni persona anziana (al di sopra dei 65 anni) ha piena coscienza del venir meno delle forze e delle capacità psico-mentali ed il passare degli anni porta il soggetto, principalmente, a dover constatare l’affievolimento delle capacità cognitive e, tra queste, sicuramente più di ogni altra, quelle legate alla memorizzazione (Cesa-Bianchi M., 1998a). Nella psicologia dell’ Io quest’ultimo si concettualizza come apparato di integrazione, di regolazione, di adattamento che utilizza sia meccanismi inconsci (istintivi e preoperatori), sia funzioni consce (cognitive e razionali).

Se nell’anziano e nella prima fase della malattia, le funzioni dell’io sono indebolite, in una demenza conclamata, queste risulteranno non solo ridotte, ma anche frammentate e disintegrate (Scocco P., De Leo D., Pavan L., 2001).

In particolar modo nelle prime fasi della malattia il soggetto mostra un elevato grado di consapevolezza circa le sue difficoltà, e, il non essere in grado di adempiere alle attività quotidiane può indurlo a sperimentare sentimenti di insicurezza, impotenza, confusione, rabbia, dispiacere, delusione e diffidenza. Reazioni d’ansia e comportamento depressivo, inoltre, sono frequentemente interpretati in letteratura come reazioni all’invalidità (Lazarus, L.W., Newton, N., Cohler, B., Lesser J., 1987). L’avvento della malattia comporta infatti dei cambiamenti notevoli nella vita del soggetto e la presenza di stati quali ansia e depressione sono la prova del vissuto carico di stress che comporta la presenza dei deficit. Se per Kohut (1971) il Sé rappresenta il nucleo della personalità che sta alla base del sentimento di autonomia, alimentato dalle relazioni interpersonali, nella demenza di Alzheimer si assiste ad una dispersione del senso del sé e ad un vero e proprio attacco. Uno dei principali cambiamenti a cui va incontro una persona affetta da demenza riguarda proprio l’interazione tra il suo sé e l’ambiente circostante, interazione che viene influenzata al punto tale da mettere a rischio l’equilibrio esistente (Cristini C., Rizzi R., Zago S., 2005). Posto di fronte ad una situazione così altamente stressante, per mantenere un equilibrio il paziente dovrà cercare un modo per adattarsi ai cambiamenti. Se in passato con Seyle (1957) si intendeva per stress quella “risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, cui venga a esso sottoposto.”, intendendo quindi la risposta allo stress una reazione aspecifica, con Lazarus ed i successivi studi condotti al riguardo viene posto l’accento sulla componente cognitiva e sulla valutazione secondaria, che comprende sia la valutazione del programma comportamentale da attivare, che la stima della capacità di fronteggiare o meno la minaccia (“coping”). Lazarus e Folkman definiscono il coping come “l’insieme degli sforzi comportamentali e cognitivi, volti alla gestione di specifiche richieste esterne e/o interne, valutate come situazioni che mettono alla prova, o che, in ogni caso eccedono le risorse di una persona.” (Lazarus R.S., Folkman S., 1984, cit. in Lombardo C., Cardaci M., 1998). Benché l’attuazione dei compiti adattivi vari da persona a persona è tuttavia possibile una grossolana suddivisione delle strategie di coping. Certe sembrano orientarsi verso la diminuzione della tensione emotiva, che è provocata dalla malattia o dalla crisi, altre più verso la soluzione dei problemi che hanno causato la tensione e verso il ristabilimento del controllo (Lazarus e Folkman, 1984). Esempi di strategie di coping di tipo emotivo sono: rimozione, ridimensionamento della gravità della malattia, presa di distanza, attenzione selettiva, ridefinizione della situazione e delle strategie di comportamento, quali sport, meditazione, uso d’alcolici, manifestazioni d’ira e ricerca di sostegno emotivo e di conforto. Esempi di strategie di coping di tipo operatorio sono: strategie analitiche, quali ricercare informazioni rilevanti, definire il problema, pensare a soluzioni, valutare le alternative, operare una scelta e agire ma anche strategie rivolte alla persona stessa, quali cambiamenti motivazionali o cognitivi come modifica del livello di aspirazione, preparazione mentale alle conseguenze della malattia, ricerca di forme alternative di soddisfacimento e apprendimento di nuove abilità vengono considerate come forme di coping di tipo operatorio (Lazarus e Folkman, 1984). Nella maggior parte delle situazioni viene utilizzata una combinazione di strategie di tipo emotivo e di tipo operatorio, ma quando la situazione di stress viene giudicata incontrollabile o non influenzabile (come nel caso di una malattia grave) si tende di solito a forme di coping di tipo emotivo. I livelli di reazione, però, variano da un soggetto all’altro in funzione dell’ereditarietà, dell’età, di precedenti patologici, della propria storia familiare e, soprattutto, della struttura mentale e più in particolare, della capacità di controllare mentalmente le situazioni vissute (Lazarus R.S., DeLongis A., 1983). Nel caso dell’anziano con demenza, le strategie messe in atto a causa del progressivo deterioramento cognitivo, appaiono disfunzionali in quanto il più importante strumento che si usa per l’adattamento, il processo cognitivo-emotivo, risulta compromesso. In altre parole, mentre da una parte il processo degenerativo della demenza impone al paziente la necessità di un adattamento, dall’altra diventano sempre più limitate le sue possibilità di riuscire ad adattarsi (Moos R.H., 1977). La percezione della realtà risulta approssimata e difettosa ed i limiti tra il mondo interno e quello esterno piuttosto vaghi. Ciò comporta una totale inadeguatezza delle risposte, anche perché i meccanismi difensivi legati all’ansia e all’angoscia risultano ugualmente disarticolati dal significato degli stimoli. La possibilità di  raggiungere un buon adattamento diminuisce e il paziente diventerà sempre più dipendente, necessitando di accompagnamento e di un sostegno ambientale e l’accettazione della dipendenza varia da un paziente all’altro (Vandenplas Holper C., 2000). Il soggetto demente, per controllare l’input sensoriale, utilizzerà meccanismi di negazione, di spostamento, di proiezione e di confabulazione, i quali conducono al disconoscimento della realtà e a comportamenti problematici che si strutturano come isolamento, reattività, insofferenza, irritabilità, esplosività. La prossima settimana analizzeremo alcune strategie di coping messe in atto dal paziente affetto da demenza di Alzheimer.

Lettura di approfondimento:  Alzheimer: terapia di reminiscenza per far ordine nei ricordi

Bibliografia

  1. M. Cesa-Bianchi, Trattamenti psicologici nell’anziano, McGraw-Hill, Milano, 1998b.
  2. C. Cristini, R. Rizzi, S. Zago, La vecchiaia fra salute e malattia, Pendragon, Bologna, 2005.
  3. H. Kohut, (1971), (tr. it.), Narcisismo e analisi del sé, Bollati Boringhieri, Torino,1976.
  4. L. W. Lazarus, N. Newton, B. Cohler, J. Lesser, “Frequency and presentation of Depressive symptoms in patients with primary degenerative dementia”, in American Journal Psychiatry, n°144, 1987.
  5. R.S. Lazarus, S. Folkman, Stress, appraisal, and coping, Springer Publ. Comp., New York, 1984.
  6. R.S. Lazarus, A. DeLongis, “Psychological stress and coping in aging.”, in  American Psychologist, n°254, 1983.
  7. C. Lombardo, M. Cardaci, Le emozioni. Dalle teorie alle persone, Carocci Editore, Roma, 1998
  8. R.H. Moos, Coping with physical illness, Plenum Medical Book Company, New York/London, 1977.
  9. P. Scocco, D. De Leo, L. Pavan, “Interventi riabilitativi per pazienti affetti da demenza”, in Scocco P., De Leo D., Pavan L., (A cura di), Manuale di psicoterapia dell’anziano, Bollati Boringhieri, Torino, 2001.
  10. H. Selye, Stress, Edizioni Scientifiche Einaudi, Torino, 1957.

Scritto da Simona Lauri


Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.

Lettura di approfondimento:  Arteterapia per Alzheimer

Contatta lo psicologo a Milano

    Acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo GDPR.

    Questo sito è protetto dal reCAPTCHA e si applica la Privacy Policy e i Termini di Servizio di Google.



    Condividi

    Articoli correlati

    10 Gennaio 2012

    Il gruppo ABC per le famiglie


    Leggi tutto
    29 Novembre 2011

    Il setting della terapia conversazionale


    Leggi tutto
    25 Ottobre 2011

    Alzheimer: il conversazionalismo (parte II)


    Leggi tutto

    Lascia un commento Annulla risposta

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

    PSICOLOGO MILANO

    Psicologo Milano: Dott. Davide Algeri, Psicologo e Psicoterapeuta, offre percorsi di psicoterapia breve strategica, psicoterapia evolutiva, terapia di coppia e sessuologia, psicologia online e coaching Continua a leggere...

    DISCLAIMER

    L'autore dichiara che le immagini contenute in questo sito sono immagini già pubblicate su internet. Se dovesse pubblicare materiale protetto da copyright non esitate a contattare l'autore che provvederà immediatamente a rimuoverlo. N.B.: Tutti i contenuti presenti in questo sito sono prodotti allo scopo di diffondere la cultura e l'informazione psicologica. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica e non possono sostituirsi ad un consulto specialistico.

    Copyright © 2008 - 2020 Psicologo Milano - Dr Davide Algeri. All Rights Reserved. Credits Nicola Stella - Design: Davide Algeri

    Copyright © Psicologia Pratica: il cambiamento concreto in tempi brevi.

    Psicologo Milano - Davide Algeri
    https://www.davidealgeri.com https://www.davidealgeri.com/wp-content/uploads/2019/10/milano-psicologo-logo2.png Psicologo Milano, Davide Algeri, specializzato in psicoterapia breve strategica, terapia di coppia e coaching.
    Iscrizione Ordine degli Psicologi della Lombardia n. 10983 psicologo milano
    P.Iva: 06990580968

    Orari di apertura: Da lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 21:00 / Sabato dalle 10:00 alle 14:00

    Ricevimento in Via Domenico Millelire 13, Milano, 20147 - Italia
    Telefono: +39 3485308559
    Email: davide.algeri@gmail.com


    [GUARDA LA MAPPA]

    Dicono di Me || Scrivi come ti sei trovato/a || Privacy & Cookies Policy

    0

    €0,00

    Gestisci Consenso Cookie
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
    Funzionale Always active
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferenze
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
    Statistiche
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
    Marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
    Manage options Manage services Manage vendors Read more about these purposes
    Visualizza le preferenze
    {title} {title} {title}