Vi è mai capitato di aver paura di costruire una relazione sentimentale o al solo pensiero di potervi innamorare?
Se la risposta è sì, avete sperimentato la paura di amare, detta anche filofobia.
Può capitare di trovarsi nella vita a sperimentare il timore di stringere relazioni profonde ed esserne spaventati al punto di evitarle.
Chi nutre la paura di amare fa proprio questo, evita i rischi che possono derivare dall’amare qualcuno.
La filofobia d’altronde è la paura costante e ingiustificata di innamorarsi.
Chi ne soffre raramente riconosce tale paura che viene mascherata da altre ragioni, come il fatto di non aver tempo per l’amore o di non credere ad esso.
La verità, spesso, è un’altra e si chiama paura di amare.
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Poiché parliamo di una paura irragionevole, questa può arrivare a interferire con la vita della persona.
La reazione più naturale conseguente a tale paura è l’allontanamento: spesso chi ne soffre, infatti, si allontana dall’altro senza dare troppe spiegazioni. (Approfondisci il fenomeno del Ghosting)
Tra le altre reazioni ritroviamo:
Come si può immaginare, se questa paura non viene trattata in tempo può portare a delle importanti ripercussioni sull’autostima dell’individuo, con conseguenti e ulteriori reazioni e comportamenti di dipendenza da droghe e alcol, ad esempio.
Ma ora veniamo alla domanda cruciale: perché una persona può aver timore di amare?
Per capire questo bisogna far riferimento alle idee che abbiamo di noi stessi e degli altri.
Alle convinzioni che si hanno sull’amore, spesso considerato come pericoloso, come qualcosa che può generare sofferenza o che l’amore rende vulnerabili e che possa riaprire determinate ferite.
In alcuni casi alla base della paura c’è il pensiero di non meritare l’amore. Queste persone credono di essere “di poco valore” e hanno una voce interiore che ricorda loro di essere inutili.
Un pensiero, questo, che dipende dalle esperienze vissute nell’infanzia e dalle critiche ricevute.
Spesso alla base di tutto questo ci sono le nostre esperienze traumatiche vissute in età infantile ma anche in età adulta che hanno costruito in noi la credenza che stare con qualcuno è rischioso e che portano ad evitare le relazioni, per evitare il dolore.
Ma evitare le proprie paure significa rafforzarle.
Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby la paura di amare viene appresa nel rapporto con la nostra figura di riferimento che è incapace di sintonizzarsi con i nostri bisogni di bambini e ha compromesso così la nostra capacità di regolazione delle emozioni.
Come detto anche le esperienze da adulti possono portarci a evitare qualsiasi tipo di impegno relazionale per evitare di rivivere il trauma che ci ha lasciato il senso dell’abbandono e del rifiuto.
A seconda della gravità dei sintomi il trattamento può essere psicologico e psicoterapeutico, farmacologico o prevedere entrambe le soluzioni.
Una psicoterapia può aiutare chi soffre di filofobia ad affrontare le paure, a partire dall’individuazione dei pensieri limitanti e delle convinzioni che si sono consolidate.
Tra le cose utili da fare per affrontare questa paura ritroviamo i seguenti punti:
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