Aumentare l’autostima con un semplice esercizio
3 Luglio 2022Come difendersi da un abuso psicologico ed emotivo
16 Luglio 2022Vi è mai capitato di aver paura di costruire una relazione sentimentale o al solo pensiero di potervi innamorare?
Se la risposta è sì, avete sperimentato la paura di amare, detta anche filofobia.
Può capitare di trovarsi nella vita a sperimentare il timore di stringere relazioni profonde ed esserne spaventati al punto di evitarle.
Chi nutre la paura di amare fa proprio questo, evita i rischi che possono derivare dall’amare qualcuno.
La filofobia d’altronde è la paura costante e ingiustificata di innamorarsi.
Chi ne soffre raramente riconosce tale paura che viene mascherata da altre ragioni, come il fatto di non aver tempo per l’amore o di non credere ad esso.
La verità, spesso, è un’altra e si chiama paura di amare.
Indice contenuti
Sintomi della paura di amare
Poiché parliamo di una paura irragionevole, questa può arrivare a interferire con la vita della persona.
La reazione più naturale conseguente a tale paura è l’allontanamento: spesso chi ne soffre, infatti, si allontana dall’altro senza dare troppe spiegazioni. (Approfondisci il fenomeno del Ghosting)
Tra le altre reazioni ritroviamo:
- Ansia e panico al solo pensiero di innamorarsi o di entrare in una relazione
- Evitamento di luoghi in cui possono esservi coppie
- Sudorazione eccessiva
- Battito cardiaco accelerato
- Nausea
- Evitamento di matrimoni o cerimonie
- Isolamento
Come si può immaginare, se questa paura non viene trattata in tempo può portare a delle importanti ripercussioni sull’autostima dell’individuo, con conseguenti e ulteriori reazioni e comportamenti di dipendenza da droghe e alcol, ad esempio.
Cause della paura di amare
Ma ora veniamo alla domanda cruciale: perché una persona può aver timore di amare?
Per capire questo bisogna far riferimento alle idee che abbiamo di noi stessi e degli altri.
Alle convinzioni che si hanno sull’amore, spesso considerato come pericoloso, come qualcosa che può generare sofferenza o che l’amore rende vulnerabili e che possa riaprire determinate ferite.
In alcuni casi alla base della paura c’è il pensiero di non meritare l’amore. Queste persone credono di essere “di poco valore” e hanno una voce interiore che ricorda loro di essere inutili.
Un pensiero, questo, che dipende dalle esperienze vissute nell’infanzia e dalle critiche ricevute.
L’impatto dei traumi sulla paura di amare
Spesso alla base di tutto questo ci sono le nostre esperienze traumatiche vissute in età infantile ma anche in età adulta che hanno costruito in noi la credenza che stare con qualcuno è rischioso e che portano ad evitare le relazioni, per evitare il dolore.
Ma evitare le proprie paure significa rafforzarle.
Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby la paura di amare viene appresa nel rapporto con la nostra figura di riferimento che è incapace di sintonizzarsi con i nostri bisogni di bambini e ha compromesso così la nostra capacità di regolazione delle emozioni.
L’impatto delle esperienze di coppia finite male
Come detto anche le esperienze da adulti possono portarci a evitare qualsiasi tipo di impegno relazionale per evitare di rivivere il trauma che ci ha lasciato il senso dell’abbandono e del rifiuto.
Cosa fare?
A seconda della gravità dei sintomi il trattamento può essere psicologico e psicoterapeutico, farmacologico o prevedere entrambe le soluzioni.
Una psicoterapia può aiutare chi soffre di filofobia ad affrontare le paure, a partire dall’individuazione dei pensieri limitanti e delle convinzioni che si sono consolidate.
Tra le cose utili da fare per affrontare questa paura ritroviamo i seguenti punti:
- diventarne consapevoli: dunque riconoscere di essere portatori di queste paure;
- riesaminare la propria storia, osservare le relazioni avute e chiedersi quali ostacoli ci sono stati, cosa non ha funzionato, come ci comportiamo di fronte ad una relazione;
- riconoscere la voce critica interiore per capire il motivo di queste critiche: sono nostre? Questo potrebbe aiutare a smettere di ascoltarle e di andare oltre, ma soprattutto di costruire pensieri più positivi;
- ascoltare le nostre emozioni, ma prima di tutto riconoscerle e riconoscerle la loro funzione. Cosa ci vogliono dire? Qual è il loro messaggio?
- imparare ad accettare la nostra vulnerabilità e che tutti soffrono in questa vita: ci insegna che possiamo continuare a vivere anche se veniamo feriti;
- darsi tempo: evitiamo di pretendere tutto e subito, impariamo a sfidare noi stessi con pazienza e coraggio.
Per fissare un primo appuntamento puoi scrivermi un'e-mail all'indirizzo davide.algeri@gmail.com o contattarmi al numero +39 348 53 08 559.
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi sul mio account personale di Instagram, sulla Pagina Ufficiale Facebook di Psicologia Pratica o nel Gruppo di Psicologia Pratica. © Copyright www.davidealgeri.com. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la copia e la pubblicazione, anche parziale, del materiale su altri siti internet e/o su qualunque altro mezzo se non a fronte di esplicita autorizzazione concessa da Davide Algeri e con citazione esplicita della fonte (www.davidealgeri.com). E’ consentita la riproduzione solo parziale su forum, pagine o blog solo se accompagnata da link all’originale della fonte. E’ altresì vietato utilizzare i materiali presenti nel sito per scopi commerciali di qualunque tipo. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
Richiedi un primo contatto