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Come possiamo aiutare chi soffre del complesso d’inferiorità? O ancora, cosa può fare una persona che si rende conto di avere questo tipo di problema?
Cominciamo con il definire l’obiettivo di qualsiasi potenziale trattamento per “guarire” dal complesso di inferiorità maschile e femminile: coltivare la propria autostima.
Sembra non esistere una ricetta ideale per realizzare questo obiettivo. Ma in compenso tutti noi possediamo gli ingredienti giusti per provare a delineare la nostra ricetta.
Ripetersi all’infinito davanti allo specchio frasi auto-motivanti, del tipo “avrò successo”, “sono migliore di tutti” o “mi piaccio così come sono”. Questo perché è scientificamente provato che le persone con bassa autostima si sentono addirittura peggio quando ripetono a se stesse frasi auto-motivanti. Non è così semplice ingannare se stessi!
Superare il complesso di inferiorità richiede uno sforzo più profondo infatti, a livello psicologico. Non bisogna, tuttavia, disperare: con un pizzico di determinazione e un po’ di impegno è possibile vincere il complesso ed imparare a volersi bene.
Il primo passo per disinnescare il proprio complesso di inferiorità è prendersi la responsabilità di accettarsi per come si è. Il monaco buddista Thich Nhat Hanh diceva sempre: “Essere belli significa essere se stessi. Non c’è bisogno di essere accettati dagli altri. È necessario accettare se stessi”.
Poiché se non amiamo abbastanza noi stessi prima di chiunque altro, difficilmente saremo in grado di dare amore e di riceverlo dagli altri. E’ inoltre importante dare meno importanza alla visione che gli altri hanno di noi. Lavorando ad esempio sulla nostra autostima, ritagliando un pò di tempo per noi stessi, facendo le cose che amiamo fare e circondandoci di persone che apportano benessere alla nostra vita. Ridimensionate lo sguardo esterno sulla vostra vita dunque.
Chi l’ha detto che solo gli altri hanno ragione? Chiedetevelo spesso. Ai giudizi negativi bisogna attribuire il peso che meritano, senza farsi condizionare a prescindere. Noi non siamo né superiori e né inferiori a nessun altro.
Siamo semplicemente noi stessi. Vi sembra poco? Uscire dalla gabbia della propria insicurezza è possibile soprattutto se saremo capaci di svincolarci da quella posizione di inettitudine e incapacità in cui noi stessi abbiamo deciso di metterci.
E’ importante, infatti, cercare di togliersi di dosso tutte quelle etichette negative che noi stessi ci siamo attribuiti, evitando di auto condannarci. Ad esempio, iniziando a pensare sotto una luce positiva anche quelle situazioni negative.
Provate a non considerare più le vostre mancanze come “difetti”, ma come “aree di miglioramento”. Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche, che lo rendono unico e irripetibile. Ognuno di noi ha un’incredibile potenziale nascosto, che va soltanto tirato fuori. Dunque, una cosa interessante da poter fare è cambiare prospettiva. Invece che confrontarvi continuamente con gli altri, seguendo la strada più breve verso l’infelicità, perché non provate a dedicarvi alla scoperta dei vostri talenti o delle vostre doti?
Facile a dirsi, starete pensando. Di seguito tre rimedi per superare il senso di inferiorità.
Ecco alcuni suggerimenti pratici (scopri altri cinque suggerimenti per combattere il complesso di inferiorità) per poter riuscire a concretizzare questa positività nella vostra vita:
Perché, come sosteneva anche Earl Nightingale, noi diventiamo solo ciò che pensiamo.
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