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Conflitto e crisi di coppia
Nella crisi di coppia i partner si sentono perse e non riescono a percepire una naturale via d’uscita che soddisfi bisogni che sembrano inconciliabili.
La crisi di coppia e il conflitto, secondo una lettura sistemica, non sono visti come una esperienza negativa eccezionale e distruttiva.
La crisi e il conflitto fanno parte del quotidiano, della vita delle persone, sono connessi in modo circolare, attivano processi di cambiamento nelle dinamiche interpersonali e sociali e trasformano la relazione. Il conflitto rimanda agli elementi che lo sostengono (ad esempio: i due membri della coppia) mentre il concetto di crisi rimanda alla globalità del sistema (ad esempio: nella coppia come i due hanno definito la loro relazione, valori, “investimenti emotivi” e successivi “disinvestimenti”).
Crisi di coppia e conflitto sono connessi tra loro in modo circolare, sono aspetti differenti di un processo di trasformazione della relazione. Il conflitto non è nella realtà, ma deriva dal nostro modo di costruire la realtà che è basato su antinomie. Crisi e conflitto sono due facce della stessa medaglia. Il conflitto diventa irrisolvibile e si autoperpetua quando entrano in relazione sistemi linguistici diversi: l’uno e l’altro si raccontano storie diverse e ognuno non riconosce legittimità all’altro, lo vede come sbagliato o irrilevante.
E’ naturale che il conflitto sia parte di ogni relazione, il modo in cui viene gestito ne fa la differenza.
Affrontare la crisi di coppia e il conflitto significa diventare consapevoli dei propri pregiudizi, poterli rielaborare e modificare, scoprire nuove risorse o riattivare quelle possedute ma non utilizzate, aumentare le alternative di scelta possibili.
Perché si crea una crisi di coppia?
In generale, secondo D. Ghezzi possono esserci quattro motivi per cui una coppia va in crisi:
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La violazione del contratto di coppia
La scelta del partner comprende la risposta a bisogni personali di cura, ma anche disponibilità all’accudimento e all’accoglienza dell’altro.
I contratti possono evolversi, ma possono anche restare bloccati in una dimensione senza tempo. I cambiamenti nella vita dei singoli e gli accadimenti reciproci nella coppia possono aver reso l’uno o l’altro meno motivato a mantenere gli impegni assunti. Se uno dei due tradisce l’accordo su cui si basava la relazione, l’altro protesterà, trovandosi depauperato di un bene promesso o dato per scontato.
Il tradimento del patto fondante la coppia, anche se espresso in molti modi, offende le attese e fa nascere rabbia, suscita amare delusioni, conduce alla crisi. Spesso chi viola il patto e le sue clausole non se ne accorge, tanto da ritenere esagerate le proteste dell’altro.
Il tradimento del partner con un terzo è una delle variabili del tradimento del patto, tra le più dolorose, ma non è l’unica. La crisi di coppia innescata da una relazione extraconiugale può diventare un’opportunità potenzialmente importante per entrambi i coniugi per sentirsi coinvolti nel mondo emotivo dell’altro/a e per ricostruire la relazione coniugale su nuove basi in modo da permettere a entrambi i coniugi di sviluppare e soddisfare le proprie necessità.
Per aiutare le coppie a superare il tradimento ho creato questo videocorso all’interno del quale ho inserito tutte le tecniche che utilizzo per aiutare le coppie a rimarginare le ferite del trauma del tradimento.
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Un altro esempio di violazione del patto può essere quando uno dei due smette di assumere il ruolo che ha sempre assunto nella coppia: colui che svolto il ruolo di salvatore si è stancato di proteggere, magari perché trovandosi personalmente nel bisogno ha visto il salvato incapace di restituzione e si è tanto deluso da sconfessare il ruolo inizialmente scelto, il suo cambiamento può essere visto dal partner come un tradimento.
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La non risolta uscita di uno o ambedue i partner dalla famiglia d’origine
Molte persone che non hanno veramente lasciato la madre o il padre, ma permangono nella condizione di figli, possono vivere col partner una relazione immatura.
La prima conseguenza di un eccessivo investimento affettivo verso la famiglia d’origine è la dedizione parziale e ridotta verso il partner che reagisce con rabbia e grave sconcerto nel sentirsi secondo nel cuore della persona scelta e investita di valore.
Il tema della troppa vicinanza delle famiglie originarie può esprimersi in diversi modi: la persona troppo legata chiede alla sua famiglia d’origine aiuto nelle difficoltà, giudizi sulle scelte esistenziali, comportamenti inadatti a questa fase della vita; viceversa è la famiglia che invade il terreno della coppia, lo condiziona con una presenza eccessiva di tipo protettivo. Oppure invece, sono i membri di una famiglia originaria pretendono da loro figlio attenzioni e cure che lo distraggono dagli impegni verso la coppia e la nuova famiglia costituita.
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Un partner cresce e l’altro no
Evolvere è umano e questo avviene anche in coppia. Può capitare che all’interno della coppia uno dei due maturi a livello individuale producendo così uno squilibrio nella relazione di coppia consolidata attraverso comportamenti di autonomia del tutto inattesi per il partner, da lui considerati estranei. La crisi può verificarsi, quindi, quando il cambiamento riguarda una sola persona tra i due, mentre l’altro è rimasto nella posizione precedente.
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Eventi stressanti imprevedibili
Una quarta motivazione della crisi di coppia si riferisce al malessere che può derivare da eventi stressanti che possono colpire i partner e i loro progetti di vita. Non è per nulla certo che una coppia che si è scelta ed ha percorso un cammino funzionale per un periodo di tempo anche lungo sopportando le normali difficoltà dell’esistenza possa uscire indenne da eventi travolgenti. La nascita di un bambino portatore di handicap, una grave malattia invalidante che colpisce uno dei membri della coppia, una serie ravvicinata di lutti di difficile elaborazione, la perdita del posto di lavoro possono travolgere una coppia.
La coppia strategica
Una guida di self-help per le coppie in crisi
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