TERAPIA A SEDUTA SINGOLA

La massima efficacia in un singolo incontro

TSS: Terapia a seduta singola

Terapia a seduta singola: leggi per scoprirla

La Terapia a Seduta Singola (Single Session Therapy o TSS) è una metodologia che permette, sia al terapeuta che alla persona, di trarre la massima efficacia da ogni singola e spesso unica seduta.

Davvero basta una singola seduta?

Molti potrebbero crearsi l'aspettativa di fronte ad un intervento di questo tipo che il problema si risolve in un singolo incontro e in alcuni casi è così, nel seno che alla persona potrebbe bastare, in altri casi, invece, la persona potrebbe sentire la necessità di un percorso e lì potrebbe usufruire di una terapia breve.

E' importante sottolineare che non è possibile decidere a priori quanto può durare una terapia. Alcune persone beneficiano di una singola seduta, mentre altre potrebbero aver bisogno di un percorso, seppur breve. Vanno bene, sia l’una che l’altro, perché ci sono persone e persone, problemi e problemi. Sarà la persona a decidere alla fine dell'incontro.

L'intervento a seduta singola per evitare l'abbandono precoce

La Terapia a Seduta Singola spiega il motivo per il quale il 19% e il 47% delle persone che si rivolgono ad un terapeuta abbandona prematuramente la terapia. (Wiezbicki & Pekarick, 1993; Swift & Greenberg 2012)

E ancora un altro studio su un campione di 200 persone dimostra come il 75% avevano risolto il problema grazie a una sola seduta (Tolmon 1990). Per questo la Terapia a Seduta Singola punta a massimizzare l efficacia di ogni singolo incontro.

Come lavora la Terapia a Seduta Singola?

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La Terapia a Seduta Singola si lavora sulle persone e non sui problemi (approccio person centered). Non si ragiona quindi per categorie diagnostiche, ma si tiene conto della persona che ci troviamo di fronte, delle sue risorse, capacità, punti di forza e strategie di coping.

Diceva Buddha, "il cambiamento è l'unica costante della vita" e su questo principio si basa la TTS secondo cui le persone cambiano spontaneamente confidando quindi sul fatto che un cambiamento bisogna aspettarselo.

L'intervento della Terapia a Seduta Singola concepisce ogni incontro come completo in sé, con un inizio e una fine, in quanto si concentra solo su ciò che è prioritario per a persona (es. Rabbia) ed in tal senso procede un passo alla volta.

Fasi della Terapia a Seduta Singola secondo il modello dell'Italian Center for Single Session Therapy

La Terapia a Seduta Singola parte dal primo contatto con la persona (via tel. o email) durante il quale viene somministrato un breve questionario da portare in seduta.

Nella fase iniziale della Terapia a Seduta Singola si cercano di definire il problema in termini operativi. E' fondamentale concentrarsi su un unico, concreto obiettivo da raggiungere. L’obiettivo va specificato in seduta e la persona va aiutata a focalizzare, definire e indentificare le priorità.

Nella fase intermedia ci si fa un'idea delle soluzioni tentate e le eccezioni al problema, ovvero i momenti in cui non si è manifestato o è stato affrontato con successo. Infine si rimandano feedback e si esplorano le possibili risorse e soluzioni.

Nella fase finale si prescrive un compito/esercizio e nel caso in cui la persona è soddisfatta, si chiude e si rimanda ad un follow-up telefonico, lasciando sempre la possibilità di poter avere accesso al terapeuta se serve.

Efficacia della Terapia a Seduta Singola

La Terapia a Seduta Singola è un modello efficace e capace di rispondere chiaramente alle necessità odierne di chi cerca un aiuto nell'ambito del benessere psicologico.

Trent’anni di ricerca hanno dimostrato che:

  • il 70-80% delle persone che scelgono una Seduta Singola ritiene di aver risolto il proprio problema (Hoyt & Talmon, 2014; Bloom, 2001)
  • in una scala da 1 (risolto o molto migliorato), a 5 (rimasto invariato), il tasso medio di miglioramento è 1,7 (Talmon, 2012, 1990)
  • i risultati sono mantenuti nei follow-up fino a 8 anni (Slive & Bobele, 2011)

In che modo può essere utile la Terapia a Seduta Singola?

  • Permette di massimizzare l'efficacia e gli effetti di ogni singolo incontro, riducendo la durata complessiva delle terapie fatte di più sedute.
  • Risponde a chi cerca un aiuto immediato, efficace e duraturo.
  • E’ più accessibile.
  • Usa una metodologia concreta e utilizzabile con un'ampia varietà di problemi e contesti, poiché orientata a usare le risorse della persona.
  • Può fornire risposte immediate e operative.
  • Può aiutarti a trovare ciò di cui hai bisogno.
  • Raggiunge chi in genere non chiede aiuto.
  • Può essere utile come consulenza al bisogno.
  • Riduce i costi.
  • Può essere un avvio per andare avanti da soli.
  • E' un'occasione per trovare comprensionecontenimento e sfogo.
  • Permette di tirare fuori le proprie risorse.
  • Aiuta a passare dal problema al desiderio di fare qualcosa.

Alcuni dei problemi ai quali si può applicare la Terapia a seduta singola

  • Bambini e adolescenti - 73% (Perkins 2006)
  • Insonnia - 88% (Hwang et al. 2013)
  • Stess - 77% (Kutz et al. 2008)
  • Sint. Somatoformi - 79% (Martin et al. 2007)
  • PTSD - 80% ( Basoglu et al. 2007)
  • Genitori - 64% (Coverley et al. 1995)
  • Emergenze  - Paul et. al 2013
  • Tosse infantile - 66% (Lokshin et al. 1991)
  • Fobie specifiche - Significante (Ollendick et al. 2009)

I risultati si mantengono ai follow up a 3, 6 e 12 mesi anche a 5 e 8 anni. (Hoyt e Talmon, 2014)

Se ti interessa richiedere un incontro di Terapia a Seduta Singola che possa essere risolutivo per un problema che non richiede percorsi più strutturati, contatta lo psicologo psicoterapeuta a Milano attraverso il form che trovi di seguito.

Approfondimenti

  • Cannistrà, F., Piccirilli, F. (2018). Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Giunti Editore.
  • Talmon, M. (2002). Psicoterapia a seduta singola. Migliorare l'efficacia del primo (e spesso unico) colloquio.
  • Weir, S., Wills, M., Young, J. & Perlesz, A. (2008). The implementation of Single Session Work in community healt. Brunswick. Australia: The Bouverie Centre, La Trobe University.
  • Hoyt, M. F., Rosenbaum, R. L. & Talmon, M. (1992). Planned single-session psychotherapy. In S.H. Budman, M.F. Hoyt & S. Friedman (eds.), The First Session in Brief Therapy (pp. 59-86). New York: Guilford Press.
  • Talmon, M. (1990). Single-Session Therapy. San Francisco: Jossey Bass (Tr. it. Psicoterapia a seduta singola. Trento: Erickson, 1996).
  • Watzlawick, P., Weakland, J. H. & Fisch, R. (1974). Change. Principles of Problem Formation and ProblemSolution. Palo Alto: M.R.I. (Tr. it. Change. Sulla formazione e la soluzione dei problemi. Roma: Astrolabio, 1975).
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